Il saggio ricostruisce le attività di Filippo Sargiacomo che nel capoluogo frentano, tra il XIX e il XX secolo, si pose a metà tra l'amore campanilistico per la propria città e un analogo interesse per i grandi rivolgimenti culturali che caratterizzarono quegli anni, rappresentando, così, quella colta e illuminata classe di professionisti e intellettuali fautori di una possibile mediazione tra la dimensione culturale locale e gli impetuosi movimenti di innovazione della nascente società capitalistico-industriale. Il Sargiacomo nella sua lunga carriera professionale, svolta dal 1854 al 1921, ricopre infatti, contemporaneamente, il ruolo di professionista architetto, ingegnere collaboratore dell'amministrazione comunale e, infine, di ingegnere capo del comune (1911-1921). Appare interessante riuscire a rileggere, in una sola figura, una molteplicità di atteggiamenti diversificati nell'avvicinarsi alla pratica progettuale, al passo con i tempi e con le esigenze di trasformazione della società, in un clima culturale e scientifico che presenta molte analogie con il quadro dei cambiamenti che connotano l'attuale fase conclusiva del XX secolo.

Filippo Sargiacomo e la cultura urbanistica a Lanciano tra il 1830 e il 1930

ANGELUCCI, Filippo
2001-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce le attività di Filippo Sargiacomo che nel capoluogo frentano, tra il XIX e il XX secolo, si pose a metà tra l'amore campanilistico per la propria città e un analogo interesse per i grandi rivolgimenti culturali che caratterizzarono quegli anni, rappresentando, così, quella colta e illuminata classe di professionisti e intellettuali fautori di una possibile mediazione tra la dimensione culturale locale e gli impetuosi movimenti di innovazione della nascente società capitalistico-industriale. Il Sargiacomo nella sua lunga carriera professionale, svolta dal 1854 al 1921, ricopre infatti, contemporaneamente, il ruolo di professionista architetto, ingegnere collaboratore dell'amministrazione comunale e, infine, di ingegnere capo del comune (1911-1921). Appare interessante riuscire a rileggere, in una sola figura, una molteplicità di atteggiamenti diversificati nell'avvicinarsi alla pratica progettuale, al passo con i tempi e con le esigenze di trasformazione della società, in un clima culturale e scientifico che presenta molte analogie con il quadro dei cambiamenti che connotano l'attuale fase conclusiva del XX secolo.
2001
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