Le ricordanze sono pervase da una prepotente spazialità teatrale, sia pure di una teatralità allegorica. La sovrabbondanza di deittici serve non tanto a stabilire le distanze reali tra gli oggetti evocati, quanto piuttosto a fissarli come luoghi mentali, ad individuarne il livello di collocazione nel frastagliato ma rigido spazio dell'Io, fino a trasformarli in fittizi riempitivi del vuoto interiore. L'Io, parlando con se stesso e 'fingendo' un passato che non è mai stato – e 'fingendo' al contempo un Tu che non esiste (le stelle, Nerina) – si scopre bloccato nell'hic et nunc che determina lo scacco del procedere temporale della scrittura, costretta a concludere il discorso poetico proprio su quel Tu, fantasma di un Io sconfitto.
“Ancor per uso”. La funzione strutturale dei luoghi recanatesi nelle Ricordanze di Leopardi
DEL GATTO, ANTONELLA
2010-01-01
Abstract
Le ricordanze sono pervase da una prepotente spazialità teatrale, sia pure di una teatralità allegorica. La sovrabbondanza di deittici serve non tanto a stabilire le distanze reali tra gli oggetti evocati, quanto piuttosto a fissarli come luoghi mentali, ad individuarne il livello di collocazione nel frastagliato ma rigido spazio dell'Io, fino a trasformarli in fittizi riempitivi del vuoto interiore. L'Io, parlando con se stesso e 'fingendo' un passato che non è mai stato – e 'fingendo' al contempo un Tu che non esiste (le stelle, Nerina) – si scopre bloccato nell'hic et nunc che determina lo scacco del procedere temporale della scrittura, costretta a concludere il discorso poetico proprio su quel Tu, fantasma di un Io sconfitto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.