Nelle liriche di Fasani, al procedere orizzontale e drammatico del tempo, che leopardianamente coincide con il deterioramento della materia e con lo sgretolamento progressivo degli oggetti, si oppone l'esistenza verticale del mondo: la si può cogliere stando seduti e contemplando la natura in silenzio. Lo spazio di Fasani è quasi sempre uno spazio naturale, in cui la staticità e il silenzio del paesaggio vengono a volte improvvisamente intaccati, e quindi sbloccati, da un elemento perturbatore, che arriva dall'esterno rispetto alla scena iniziale, e che in tal modo rende più evidenti tanto la primitiva staticità quanto il successivo movimento, i quali si annullano a vicenda in una tensione costante verso la vita disturbata dall'ombra inesorabile della morte.
“Qui c’è pieno il silenzio”. Spazio e tempo nella poesia di Remo Fasani
DEL GATTO, ANTONELLA
2012-01-01
Abstract
Nelle liriche di Fasani, al procedere orizzontale e drammatico del tempo, che leopardianamente coincide con il deterioramento della materia e con lo sgretolamento progressivo degli oggetti, si oppone l'esistenza verticale del mondo: la si può cogliere stando seduti e contemplando la natura in silenzio. Lo spazio di Fasani è quasi sempre uno spazio naturale, in cui la staticità e il silenzio del paesaggio vengono a volte improvvisamente intaccati, e quindi sbloccati, da un elemento perturbatore, che arriva dall'esterno rispetto alla scena iniziale, e che in tal modo rende più evidenti tanto la primitiva staticità quanto il successivo movimento, i quali si annullano a vicenda in una tensione costante verso la vita disturbata dall'ombra inesorabile della morte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.