Le imprese sociali molto spesso fanno ricorso all’uso di forza lavoro volontaria. Questa importante risorsa, al pari di tutte le altre, per essere meglio gestita deve essere misurata e rendicontata. Il presente studio propone una rilettura del modello di accountability economica e sociale di questa particolare categoria di aziende - in particolare quello proposto dall’Agenzia per il Terzo Settore - considerando metodi di misurazione e rendicontazione del volontariato che si stanno diffondendo nella letteratura e nelle prassi internazionali. In particolare, si considerano le indicazioni contenute nell’ILO Manual on the Measurement of Volunteer Work – la cui validità ed utilità è stata recentemente riconosciuta anche dal Parlamento Europeo - sui metodi da adottare per valutare detta risorsa “rinnovabile”, in particolare il cosiddetto “full replacement cost”; nonché i modelli di accountability proposti in particolare dalla letteratura di matrice anglosassone, dove la pratica della rendicontazione del lavoro volontario è un fatto relativamente consolidato, per esempio il modello Expanded Value Added Statement (EVAS) proposto da alcuni studiosi dell’Università di Toronto e molto diffuso in US o il modello Volunteer Investment and Value Audit (VIVA) più diffuso in UK e in altri paesi del nord Europa (Olanda, Danimarca, ecc.).

La misurazione del lavoro volontario nel modello di accountability delle Imprese sociali

BERARDI, LAURA
2012-01-01

Abstract

Le imprese sociali molto spesso fanno ricorso all’uso di forza lavoro volontaria. Questa importante risorsa, al pari di tutte le altre, per essere meglio gestita deve essere misurata e rendicontata. Il presente studio propone una rilettura del modello di accountability economica e sociale di questa particolare categoria di aziende - in particolare quello proposto dall’Agenzia per il Terzo Settore - considerando metodi di misurazione e rendicontazione del volontariato che si stanno diffondendo nella letteratura e nelle prassi internazionali. In particolare, si considerano le indicazioni contenute nell’ILO Manual on the Measurement of Volunteer Work – la cui validità ed utilità è stata recentemente riconosciuta anche dal Parlamento Europeo - sui metodi da adottare per valutare detta risorsa “rinnovabile”, in particolare il cosiddetto “full replacement cost”; nonché i modelli di accountability proposti in particolare dalla letteratura di matrice anglosassone, dove la pratica della rendicontazione del lavoro volontario è un fatto relativamente consolidato, per esempio il modello Expanded Value Added Statement (EVAS) proposto da alcuni studiosi dell’Università di Toronto e molto diffuso in US o il modello Volunteer Investment and Value Audit (VIVA) più diffuso in UK e in altri paesi del nord Europa (Olanda, Danimarca, ecc.).
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