Valutando l'evoluzione dei due culti presi in esame (il Verde Giorgio e la Madonna Odigitria), l'articolo ipotizza che presso le comunità greco-ortodosse dell'Abruzzo e del Molise, pur conservandosi la lingua, la liturgia ortodossa sia andata perduta per la maggior forza coattiva ed inglobante che la chiesa latina ebbe nei secoli XVI e XVII. Le comunità hanno serbato altri riti come, appunto, quello della carrese in onore della Madonna nera e l’usanza del life-cycle di piangere i morti con trenodie ad opera di prefiche prezzolate, secondo l’uso greco inviso alla chiesa romana. Soprattutto Villa Badessa (PE), dove il rito ortodosso è sopravvissuto per ben tre secoli, conferma il fatto che l'isola orientale più recente d'Abruzzo e Molise è rimasta isolata dal contorno socio-antropologico
Il Verde Giorgio e la Madonna Odigitria: differenti dinamiche di due culti nelle isole orientali d’Abruzzo e Molise
GIANCRISTOFARO, Lia
2005-01-01
Abstract
Valutando l'evoluzione dei due culti presi in esame (il Verde Giorgio e la Madonna Odigitria), l'articolo ipotizza che presso le comunità greco-ortodosse dell'Abruzzo e del Molise, pur conservandosi la lingua, la liturgia ortodossa sia andata perduta per la maggior forza coattiva ed inglobante che la chiesa latina ebbe nei secoli XVI e XVII. Le comunità hanno serbato altri riti come, appunto, quello della carrese in onore della Madonna nera e l’usanza del life-cycle di piangere i morti con trenodie ad opera di prefiche prezzolate, secondo l’uso greco inviso alla chiesa romana. Soprattutto Villa Badessa (PE), dove il rito ortodosso è sopravvissuto per ben tre secoli, conferma il fatto che l'isola orientale più recente d'Abruzzo e Molise è rimasta isolata dal contorno socio-antropologicoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.