L’edificio oggetto dell’intervento dell'intervento di restauro venne realizzato, insieme a tutti quelli compresi nell’area dell’ex Villa Lancellotti, tra il 1920 ed il 1929, su progetto degli ingegneri Giovanni Bellucci e Quadrio Pirani. La tipologia è a blocco ma gli autori hanno mediato la massa figurativa imponente attraverso lo sfalsamento dei volumi in prospetto e l’inserimento di terrazze coperte che creano soluzioni di continuità nelle quinte murarie. L’apparecchio resistente è costituito da muratura ‘a sacco’ con scheggioni di tufo ed un paramento laterizio esterno. I solai sono realizzati con putrelle di ferro intervallate da voltine in mattoni. La verifica muraria ha indicato uno stato limite delle strutture verticali la cui sezione appariva insufficiente per opporsi alle sollecitazioni imposte dai carichi assiali e sottoposta anche ad una modesta azione di pressoflessione. L’intervento di consolidamento è consistito nell’irrigidimento della struttura muraria resistente al fine di ridurre gli sforzi di trazione per mezzo di iniezioni di malta cementizia integrato da un getto di gunite armato con rete e.s. previo inserimento di barre d’acciaio alettato con forchette d’irrigidimento.

Progetto per il restauro ed il consolidamento delle strutture di un edificio romano di Quadrio Pirani

D'AVINO, STEFANO;
1994-01-01

Abstract

L’edificio oggetto dell’intervento dell'intervento di restauro venne realizzato, insieme a tutti quelli compresi nell’area dell’ex Villa Lancellotti, tra il 1920 ed il 1929, su progetto degli ingegneri Giovanni Bellucci e Quadrio Pirani. La tipologia è a blocco ma gli autori hanno mediato la massa figurativa imponente attraverso lo sfalsamento dei volumi in prospetto e l’inserimento di terrazze coperte che creano soluzioni di continuità nelle quinte murarie. L’apparecchio resistente è costituito da muratura ‘a sacco’ con scheggioni di tufo ed un paramento laterizio esterno. I solai sono realizzati con putrelle di ferro intervallate da voltine in mattoni. La verifica muraria ha indicato uno stato limite delle strutture verticali la cui sezione appariva insufficiente per opporsi alle sollecitazioni imposte dai carichi assiali e sottoposta anche ad una modesta azione di pressoflessione. L’intervento di consolidamento è consistito nell’irrigidimento della struttura muraria resistente al fine di ridurre gli sforzi di trazione per mezzo di iniezioni di malta cementizia integrato da un getto di gunite armato con rete e.s. previo inserimento di barre d’acciaio alettato con forchette d’irrigidimento.
1994
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