La chiesa di San Giovenale venne costruita nel 1004 sui resti di un tempio paleocristiano. La pianta è a struttura basilicale suddivisa in tre navate, quella centrale coperta con capriate e le due laterali con volte a crociera. L'interno della chiesa presenta notevoli affreschi di scuola orvietana medievale databili a partire dal XII secolo. La principale causa del precario stato di conservazione delle pareti affrescate era l’umidità ascendente; la risalita capillare comportava il trasporto all’interno dei muri di particelle saline che, a causa dell’assorbimento di acqua, determinavano fenomeni di sub florescenze con parziale distacco del materiale e perdita di ampie porzioni pittoriche; sono inoltre presenti infiltrazioni di acqua piovana causate dal non ottimale stato delle coperture. Si è inoltre osservato nelle volte di copertura un quadro fessurativo che denuncia una generale sofferenza nella resistenza delle strutture. Anche le colonne che sostengono le arcate manifestano un diffuso degrado Gli interventi di bonifica e conservazione delle strutture murarie della chiesa possono riassumersi in quattro operazioni: verifica del manto di copertura e costituzione di un efficace sistema di smaltimento delle acque piovane; realizzazione di un sistema di drenaggio e di una barriera chimica impermeabilizzante a base di formulati siliconici stabilizzati; consolidamento di pilastri e colonne mediante l’uso di perfori armati da tirantini in acciaio ed iniettati con malta di calce stabilizzata.

Progetto per il restauro della chiesa di S. Giovenale ad Orvieto

D'AVINO, STEFANO
2008-01-01

Abstract

La chiesa di San Giovenale venne costruita nel 1004 sui resti di un tempio paleocristiano. La pianta è a struttura basilicale suddivisa in tre navate, quella centrale coperta con capriate e le due laterali con volte a crociera. L'interno della chiesa presenta notevoli affreschi di scuola orvietana medievale databili a partire dal XII secolo. La principale causa del precario stato di conservazione delle pareti affrescate era l’umidità ascendente; la risalita capillare comportava il trasporto all’interno dei muri di particelle saline che, a causa dell’assorbimento di acqua, determinavano fenomeni di sub florescenze con parziale distacco del materiale e perdita di ampie porzioni pittoriche; sono inoltre presenti infiltrazioni di acqua piovana causate dal non ottimale stato delle coperture. Si è inoltre osservato nelle volte di copertura un quadro fessurativo che denuncia una generale sofferenza nella resistenza delle strutture. Anche le colonne che sostengono le arcate manifestano un diffuso degrado Gli interventi di bonifica e conservazione delle strutture murarie della chiesa possono riassumersi in quattro operazioni: verifica del manto di copertura e costituzione di un efficace sistema di smaltimento delle acque piovane; realizzazione di un sistema di drenaggio e di una barriera chimica impermeabilizzante a base di formulati siliconici stabilizzati; consolidamento di pilastri e colonne mediante l’uso di perfori armati da tirantini in acciaio ed iniettati con malta di calce stabilizzata.
2008
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