Scarne sono notizie relative alla chiesa di S. Anna in Ocosce, frazione di Cascia; risalente al secolo XVI, presenta una tipologia ‘a capanna’ con facciata caratterizzata da un semplice portale inquadrato da piccole aperture; il tipo, assai comune fra le architetture religiose minori di quest’area geografica, rinvia evidentemente alle chiese ‘di transito’. L`interno è stato ampiamente modificato nel Settecento, verosimilmente dopo il tragico evento sismico che ha interessato la regione nel 1703; in particolare è stato realizzato un pregevole soffitto ligneo decorato con al centro, entro cornice dorata, un dipinto raffigurante la Vergine. La parete nord era interessata, per tutta la lunghezza della fronte, da umidità di risalita capillare; il risanamento è stato condotto mediante la realizzazione di una intercapedine e successiva posa di una membrana impermeabilizzante; una barriera chimica è stata posta a bonifica degli apparecchi murari perimetrali. Un’opera di rappezzo scientifico ed una campagna di iniezioni di malta idraulica consolidante ha interessato l’intonaco esterno (XVIII sec.). L’intervento di restauro del soffitto ligneo prevedeva la rimozione della superficie del dipinto delle sostanze di varia natura soprammesse, la reintegrazione delle lacune degli strati pittorici e la realizzazione di una struttura flottante di sostegno in alluminio e legno (parchettatura) per garantire la stabilità del supporto ligneo ed insieme migliorare le caratteristiche antisismiche della struttura.
Restauro della chiesa di S. Anna ad Ocosce (fraz. di Cascia)
D'AVINO, STEFANO
2011-01-01
Abstract
Scarne sono notizie relative alla chiesa di S. Anna in Ocosce, frazione di Cascia; risalente al secolo XVI, presenta una tipologia ‘a capanna’ con facciata caratterizzata da un semplice portale inquadrato da piccole aperture; il tipo, assai comune fra le architetture religiose minori di quest’area geografica, rinvia evidentemente alle chiese ‘di transito’. L`interno è stato ampiamente modificato nel Settecento, verosimilmente dopo il tragico evento sismico che ha interessato la regione nel 1703; in particolare è stato realizzato un pregevole soffitto ligneo decorato con al centro, entro cornice dorata, un dipinto raffigurante la Vergine. La parete nord era interessata, per tutta la lunghezza della fronte, da umidità di risalita capillare; il risanamento è stato condotto mediante la realizzazione di una intercapedine e successiva posa di una membrana impermeabilizzante; una barriera chimica è stata posta a bonifica degli apparecchi murari perimetrali. Un’opera di rappezzo scientifico ed una campagna di iniezioni di malta idraulica consolidante ha interessato l’intonaco esterno (XVIII sec.). L’intervento di restauro del soffitto ligneo prevedeva la rimozione della superficie del dipinto delle sostanze di varia natura soprammesse, la reintegrazione delle lacune degli strati pittorici e la realizzazione di una struttura flottante di sostegno in alluminio e legno (parchettatura) per garantire la stabilità del supporto ligneo ed insieme migliorare le caratteristiche antisismiche della struttura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.