La Valacchia è divenuta uno stato indipendente all'inizio del Trecento; tuttavia non si conservano tracce delle residenze dei principi di quella regione. Le opportunità economiche determinatesi nel XVII secolo invitano i boiardi a riconsiderare le loro proprietà di campagna: molti di loro trasferiscono li la loro residenza in modo da imporre un miglior controllo sulle loro terre. Il principe Constantin Brancoveanu (1688-1714) fu il creatore di un nuovo modello di residenze: la loro architettura rispecchia principalmente l’esigenza di garantire una ottimale ospitalità al principe ed alla sua corte nel corso delle programmate visite attraverso la regione. Il palazzo di Potlogi (eretto nel 1698) fu il primo a rispondere a questo nuovo orientamento e le sue caratteristiche architettoniche costituiranno il modello per le residenze di corte che saranno costruite in seguito. L’assetto generale di tali insediamenti appare fortemente influenzato dalla contemporanea architettura delle residenze dell’Italia del nord: in particolare, il recinto murario rettangolare, la posizione centrale del palazzo, la stretta relazione fra giardino, edificio e corso d’acqua rinviano evidentemente ai coevi modelli veneti. Anche il disegno del palazzo presenta una organizzazione degli spazi ispirata alle stesse architetture come si evince dalla simmetria planimetrica e dalla presenza di logge sovrapposte. L'apparato d’ingresso, composto dalla scala coperta e il superiore belvedere derivano invece da modelli locali, a costituire insieme una originale sintesi caratterizzante l’opera promossa da Brancoveanu. Il progetto di restauro prevede: opere di consolidamento fondale da realizzarsi mediante micropali; interventi atti ad eliminare gli evidenti fenomeni di umidità per risalita capillare; il rappezzo degli intonaci; la reintegrazione sintetica degli stucchi.
Progetto di restauro conservativo del palazzo Brancoveanu a Potlogi (Romania)
D'AVINO, STEFANO
2011-01-01
Abstract
La Valacchia è divenuta uno stato indipendente all'inizio del Trecento; tuttavia non si conservano tracce delle residenze dei principi di quella regione. Le opportunità economiche determinatesi nel XVII secolo invitano i boiardi a riconsiderare le loro proprietà di campagna: molti di loro trasferiscono li la loro residenza in modo da imporre un miglior controllo sulle loro terre. Il principe Constantin Brancoveanu (1688-1714) fu il creatore di un nuovo modello di residenze: la loro architettura rispecchia principalmente l’esigenza di garantire una ottimale ospitalità al principe ed alla sua corte nel corso delle programmate visite attraverso la regione. Il palazzo di Potlogi (eretto nel 1698) fu il primo a rispondere a questo nuovo orientamento e le sue caratteristiche architettoniche costituiranno il modello per le residenze di corte che saranno costruite in seguito. L’assetto generale di tali insediamenti appare fortemente influenzato dalla contemporanea architettura delle residenze dell’Italia del nord: in particolare, il recinto murario rettangolare, la posizione centrale del palazzo, la stretta relazione fra giardino, edificio e corso d’acqua rinviano evidentemente ai coevi modelli veneti. Anche il disegno del palazzo presenta una organizzazione degli spazi ispirata alle stesse architetture come si evince dalla simmetria planimetrica e dalla presenza di logge sovrapposte. L'apparato d’ingresso, composto dalla scala coperta e il superiore belvedere derivano invece da modelli locali, a costituire insieme una originale sintesi caratterizzante l’opera promossa da Brancoveanu. Il progetto di restauro prevede: opere di consolidamento fondale da realizzarsi mediante micropali; interventi atti ad eliminare gli evidenti fenomeni di umidità per risalita capillare; il rappezzo degli intonaci; la reintegrazione sintetica degli stucchi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.