Nell’ambito del dibattito sul cosa fare, se conservare o trasformare l’edilizia storica, il contributo fornito dal candidato all’incontro di studio “Algoritmi e procedure informatiche per il rilievo di architettura: esperienze a confronto”, svolto presso la Facoltà di Architettura di Pescara su iniziativa del Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura e Restauro, intende dileguare il dilemma ponendo al centro della questione il diritto al recupero della piena vitalità di ogni centro storico. Rispetto a questo assunto entrambe le opzioni sono riferibili a categorie d’intervento plausibili, a condizione che si abbiano la possibilità e la capacità di formulare giudizi di valore sulla qualità architettonica di ogni singolo edificio volta a volta che se ne debba fare oggetto d’intervento. Quindi la necessità di poter disporre di strumenti conoscitivi idonei, agili e non troppo onerosi per un’edilizia minore di tessuto che se non è sempre di qualità eccellente, è comunque preponderante in termini di quantità e pertanto determinante nella configurazione dell’identità ambientale-culturale del luogo. Lo scopo è quello di poter rilevare non tanto il dettaglio rigoroso dei suoi elementi stilistici, che è più proprio dell’edilizia di maggior pregio, quanto i principi basilari che ne regolano i caratteri generali costruttivi e formali. Il candidato individua tali principi nell’”ordine strutturale” dell’architettura dell’edificio che è la griglia relazionale che lega secondo “regole” gli elementi sostitutivi dell’edificio. Regole socialmente condivise in quanto rappresentative della continua sintesi che l’esperienza umana opera tra i molteplici fattori di contesto che connotano ogni realtà singola. A supporto delle determinazioni assunte, si riportano i risultati di una sperimentazione effettuata dal candidato mediante l’utilizzo di tecniche innovative di rilevamento e raddrizzamento delle immagini messe a punto nell’ambito del laboratorio informatico di “rappresentazione” della Facoltà pescarese.

Tecnologie del recupero e tecniche di rilevamento nei centri storici

FALASCA, Carmine
1997-01-01

Abstract

Nell’ambito del dibattito sul cosa fare, se conservare o trasformare l’edilizia storica, il contributo fornito dal candidato all’incontro di studio “Algoritmi e procedure informatiche per il rilievo di architettura: esperienze a confronto”, svolto presso la Facoltà di Architettura di Pescara su iniziativa del Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura e Restauro, intende dileguare il dilemma ponendo al centro della questione il diritto al recupero della piena vitalità di ogni centro storico. Rispetto a questo assunto entrambe le opzioni sono riferibili a categorie d’intervento plausibili, a condizione che si abbiano la possibilità e la capacità di formulare giudizi di valore sulla qualità architettonica di ogni singolo edificio volta a volta che se ne debba fare oggetto d’intervento. Quindi la necessità di poter disporre di strumenti conoscitivi idonei, agili e non troppo onerosi per un’edilizia minore di tessuto che se non è sempre di qualità eccellente, è comunque preponderante in termini di quantità e pertanto determinante nella configurazione dell’identità ambientale-culturale del luogo. Lo scopo è quello di poter rilevare non tanto il dettaglio rigoroso dei suoi elementi stilistici, che è più proprio dell’edilizia di maggior pregio, quanto i principi basilari che ne regolano i caratteri generali costruttivi e formali. Il candidato individua tali principi nell’”ordine strutturale” dell’architettura dell’edificio che è la griglia relazionale che lega secondo “regole” gli elementi sostitutivi dell’edificio. Regole socialmente condivise in quanto rappresentative della continua sintesi che l’esperienza umana opera tra i molteplici fattori di contesto che connotano ogni realtà singola. A supporto delle determinazioni assunte, si riportano i risultati di una sperimentazione effettuata dal candidato mediante l’utilizzo di tecniche innovative di rilevamento e raddrizzamento delle immagini messe a punto nell’ambito del laboratorio informatico di “rappresentazione” della Facoltà pescarese.
1997
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