Insieme al progetto per la colonia di Classe, non costruita, e a quello per la casa di vacanze di Bordighera, il progetto per la colonia marina di Riccione contribuisce a definire, nel curriculum professionale di Giancarlo De Carlo, un piccolo ma riconoscibile corpus di lavori apparentati dai programmi, simili e confrontabili, dalle dimensioni, anch’esse simili, e dall’anno di redazione: tutti e tre i progetti sono del 1961. Si può dunque dire che questi tre progetti costituiscono tre diverse indagini sulle medesime questioni o tre segmenti lungo un’unica direzione di ricerca. Questa terna di progetti precede di un anno l’inizio del lavoro progettuale per i collegi di Urbino; e poiché con quelli condivide gran parte delle tematiche, sia in termini programmatici che in termini spaziali, si può ipotizzare che il triplice esercizio progettuale abbia avuto una sua importanza nell’avviare i pensieri di De Carlo intorno al Collegio del Colle e a quelli poi seguiti. Il progetto della colonia di Riccione, così come gli altri del 1961 e poi quelli per i collegi, costituisce una riflessione sui rapporti tra spazio privato e spazio pubblico, ovvero tra ambito individuale e ambito collettivo. Tali rapporti, che si articolano variamente, si traducono in diverse specie di spazi, in peculiari meccanismi aggregativi e infine in soglie, strumenti di primaria importanza per dare articolazione allo spazio architettonico e capaci di mediare e segnalare il passaggio tra una specie di spazio e l’altra. Un tema fondamentale nell’architettura di Giancarlo De Carlo, che vede in questa terna di progetti un importante momento di definizione.

Soglie. La colonia marina SIP a Riccione di Giancarlo De Carlo

BILO', Federico
2011-01-01

Abstract

Insieme al progetto per la colonia di Classe, non costruita, e a quello per la casa di vacanze di Bordighera, il progetto per la colonia marina di Riccione contribuisce a definire, nel curriculum professionale di Giancarlo De Carlo, un piccolo ma riconoscibile corpus di lavori apparentati dai programmi, simili e confrontabili, dalle dimensioni, anch’esse simili, e dall’anno di redazione: tutti e tre i progetti sono del 1961. Si può dunque dire che questi tre progetti costituiscono tre diverse indagini sulle medesime questioni o tre segmenti lungo un’unica direzione di ricerca. Questa terna di progetti precede di un anno l’inizio del lavoro progettuale per i collegi di Urbino; e poiché con quelli condivide gran parte delle tematiche, sia in termini programmatici che in termini spaziali, si può ipotizzare che il triplice esercizio progettuale abbia avuto una sua importanza nell’avviare i pensieri di De Carlo intorno al Collegio del Colle e a quelli poi seguiti. Il progetto della colonia di Riccione, così come gli altri del 1961 e poi quelli per i collegi, costituisce una riflessione sui rapporti tra spazio privato e spazio pubblico, ovvero tra ambito individuale e ambito collettivo. Tali rapporti, che si articolano variamente, si traducono in diverse specie di spazi, in peculiari meccanismi aggregativi e infine in soglie, strumenti di primaria importanza per dare articolazione allo spazio architettonico e capaci di mediare e segnalare il passaggio tra una specie di spazio e l’altra. Un tema fondamentale nell’architettura di Giancarlo De Carlo, che vede in questa terna di progetti un importante momento di definizione.
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