Il progetto è finalizzato alla riqualificazione di una realtà urbana carica di problematicità frutto di una crescita affrettata e caotica, avvenuta negli anni 1960-80, priva di un disegno mirato e riconoscibile. Esso si propone di dare risposta a due obiettivi cardini posti dal bando: a) ristrutturare l'ex mercato coperto dismesso con nuova destinazione a sede del Municipio Comunale; b) realizzare un sistema integrato di piazze utilizzando le aree libere residue dall'edificazione. La soluzione adottata può essere sinteticamente rappresentata dal giudizio espresso dalla commissione giudicatrice (A. Anselmi, G. Gresleri, F. Irace, A. L. Rossi): "Affidando ad un macro segno architettonico la ricomposizione di un paesaggio frammentario e discontinuo, il progetto propone la definizione di un sistema lineare incentrato sullo sviluppo assiale della galleria che riprende la tematica del preesistente edificio dell'ex mercato, rilanciando alla scala dell'"edificio città". Il condizionamento rappresentato dalla prescrizione del bando in merito alla conservazione e/o utilizzo della struttura esistente, infatti, ha trovato nella proposta una intelligente risoluzione di carattere spaziale strutturale. La scomposizione del vecchio impianto a blocchi simmetrici ha consentito così l'elegante soluzione delle ali disimmetriche, a differente caratterizzazione tipologica e linguistica, imponendo un'idea complessa e articolata d'"ordine" passabile di riverberi sui futuri sviluppi dell'area e delle zone limitrofe".

Risultati del Premio Tercas Architettura 1992

FALASCA, Carmine;BASTI, Antonio;
1992-01-01

Abstract

Il progetto è finalizzato alla riqualificazione di una realtà urbana carica di problematicità frutto di una crescita affrettata e caotica, avvenuta negli anni 1960-80, priva di un disegno mirato e riconoscibile. Esso si propone di dare risposta a due obiettivi cardini posti dal bando: a) ristrutturare l'ex mercato coperto dismesso con nuova destinazione a sede del Municipio Comunale; b) realizzare un sistema integrato di piazze utilizzando le aree libere residue dall'edificazione. La soluzione adottata può essere sinteticamente rappresentata dal giudizio espresso dalla commissione giudicatrice (A. Anselmi, G. Gresleri, F. Irace, A. L. Rossi): "Affidando ad un macro segno architettonico la ricomposizione di un paesaggio frammentario e discontinuo, il progetto propone la definizione di un sistema lineare incentrato sullo sviluppo assiale della galleria che riprende la tematica del preesistente edificio dell'ex mercato, rilanciando alla scala dell'"edificio città". Il condizionamento rappresentato dalla prescrizione del bando in merito alla conservazione e/o utilizzo della struttura esistente, infatti, ha trovato nella proposta una intelligente risoluzione di carattere spaziale strutturale. La scomposizione del vecchio impianto a blocchi simmetrici ha consentito così l'elegante soluzione delle ali disimmetriche, a differente caratterizzazione tipologica e linguistica, imponendo un'idea complessa e articolata d'"ordine" passabile di riverberi sui futuri sviluppi dell'area e delle zone limitrofe".
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