Si propone la riqualificazione del patrimonio di edilizia sociale pubblica come sperimentazione per misurarsi con i parametri di qualità necessari al raggiungimento di un ‘modello europeo di città’. L’obiettivo è quello di configurare uno sviluppo in grado di restituire, o fornire, la vivibilità agli insediamenti considerati, cosciente della realtà territoriale caratterizzata dal sistema abitativo diffuso e coerente con l’evoluzione delle esigenze (sociali, economiche ed ambientali) e le criticità socio-economiche e ambientali emergenti. Il lavoro si sviluppa dalla conoscenza della realtà dell’insediamento e del sistema territoriale connesso, come base per la prefigurazione di uno scenario in cui si individuano alcuni campi d’azione privilegiati relativi alle principali dinamiche urbane e territoriali, la gestione dei ‘flussi’ e i nuovi ambiti di riflessione riferibili al problema del tempo, della comunicazione, della mobilità e della logistica. Si configurano innovazioni di tipo strutturale e gestionale (valorizzazione delle vocazioni territoriali e integrazione dei settori produttivi; ciclo edilizio basato sul recupero e la riqualificazione) verso un ‘sistema a cicli chiusi’ dove la rigenerazione urbana è alimentata e integrata dalle risorse territoriali.

A smart laboratory for the redevelopment of A.T.E.R. settlements in L'Aquila

FORLANI, Maria Cristina
2012-01-01

Abstract

Si propone la riqualificazione del patrimonio di edilizia sociale pubblica come sperimentazione per misurarsi con i parametri di qualità necessari al raggiungimento di un ‘modello europeo di città’. L’obiettivo è quello di configurare uno sviluppo in grado di restituire, o fornire, la vivibilità agli insediamenti considerati, cosciente della realtà territoriale caratterizzata dal sistema abitativo diffuso e coerente con l’evoluzione delle esigenze (sociali, economiche ed ambientali) e le criticità socio-economiche e ambientali emergenti. Il lavoro si sviluppa dalla conoscenza della realtà dell’insediamento e del sistema territoriale connesso, come base per la prefigurazione di uno scenario in cui si individuano alcuni campi d’azione privilegiati relativi alle principali dinamiche urbane e territoriali, la gestione dei ‘flussi’ e i nuovi ambiti di riflessione riferibili al problema del tempo, della comunicazione, della mobilità e della logistica. Si configurano innovazioni di tipo strutturale e gestionale (valorizzazione delle vocazioni territoriali e integrazione dei settori produttivi; ciclo edilizio basato sul recupero e la riqualificazione) verso un ‘sistema a cicli chiusi’ dove la rigenerazione urbana è alimentata e integrata dalle risorse territoriali.
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