Il presente paper intende affrontare il nodo problematico della necessità di un ritorno alla costruzione dell’habitat umano secondo una visione simbiotica di adattamento co-evolutivo degli utenti e dei loro sistemi di artefatti con l’ambiente naturale. Una condizione operativa che richiede interventi di costante cura e manutenzione dei valori ecologico-ambientali, azioni protese a favorire cambiamenti dinamici nei comportamenti delle utenze e soluzioni spaziali adeguate al mantenimento e alla rigenerazione delle qualità dell’habitat. Si pone così al centro del processo propositivo-costruttivo una diversa concezione delle risorse naturali/artificiali e del patrimonio ambientale/culturale di un territorio nel fluire del tempo: considerandoli cioè non come beni/prodotti di consumo, ma come capitale (naturale, culturale, umano) da conservare, mantenere, rigenerare per le attuali e future generazioni. Facendo cioè convivere, in una visione integrata e coordinata, azioni di mantenimento e rigenerazione delle risorse (capitale naturale), azioni di adattamento degli individui (capitale sociale/umano) e azioni di produzione di nuovi valori e redditività (capitale culturale/artistico).
Resilienza e qualità dell’ambiente costruito. Il progetto tecnologico tra nuovi valori e vulnerabilità
ANGELUCCI, Filippo;DI SIVO, Michele
2013-01-01
Abstract
Il presente paper intende affrontare il nodo problematico della necessità di un ritorno alla costruzione dell’habitat umano secondo una visione simbiotica di adattamento co-evolutivo degli utenti e dei loro sistemi di artefatti con l’ambiente naturale. Una condizione operativa che richiede interventi di costante cura e manutenzione dei valori ecologico-ambientali, azioni protese a favorire cambiamenti dinamici nei comportamenti delle utenze e soluzioni spaziali adeguate al mantenimento e alla rigenerazione delle qualità dell’habitat. Si pone così al centro del processo propositivo-costruttivo una diversa concezione delle risorse naturali/artificiali e del patrimonio ambientale/culturale di un territorio nel fluire del tempo: considerandoli cioè non come beni/prodotti di consumo, ma come capitale (naturale, culturale, umano) da conservare, mantenere, rigenerare per le attuali e future generazioni. Facendo cioè convivere, in una visione integrata e coordinata, azioni di mantenimento e rigenerazione delle risorse (capitale naturale), azioni di adattamento degli individui (capitale sociale/umano) e azioni di produzione di nuovi valori e redditività (capitale culturale/artistico).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.