Molte ipotesi sono stateproposte per spiegare la presenza simultanea di me-ningioma e glioblastoma nello stesso individuo. Nel32% dei casi riportati in letteratura le neoplasie sonoadiacenti: questa osservazione ha portato ad ipotizzareche un tumore possa agire da agente irritante, favoren-do la proliferazione e la successiva trasformazione ma-ligna delle cellule gliali circostanti. Altri autori hannoipotizzato che anomalie cromosomiche, come delezio-ni e amplificazioni, potrebbero essere alla base di que-sta associazione neoplastica. Un recente studio ha attri-buito all’iperespressione del PDGFR α e β un possibileruolo chiave nell’indurre la crescita di un tumore dall’al-tro. In merito a questo, i dosaggi effettuati suoi nostricasi mostrano un’iperepressione di questi recettori, aconferma dell’importanza che questi hanno nell’onco-genesi; tuttavia la positività è variabile, essendo piùnetta nel caso 1. E’ verosimile pertanto ipotizzare chel’iperespressione di questi recettori si collochi in undiscorso oncogenetico più ampio e generale e nonbasti da solo a spiegare la presenza simultanea di questitumori. Ad oggi dunque non esistono dati certi, e l’ipo-tesi più probabile resta quella di una “semplice” coincidenza statistica.
Glioblastoma e meningioma presenti simultaneamente nello stesso paziente: report di due casi e review della letteratura.
BUONAGUIDI, Roberto
2012-01-01
Abstract
Molte ipotesi sono stateproposte per spiegare la presenza simultanea di me-ningioma e glioblastoma nello stesso individuo. Nel32% dei casi riportati in letteratura le neoplasie sonoadiacenti: questa osservazione ha portato ad ipotizzareche un tumore possa agire da agente irritante, favoren-do la proliferazione e la successiva trasformazione ma-ligna delle cellule gliali circostanti. Altri autori hannoipotizzato che anomalie cromosomiche, come delezio-ni e amplificazioni, potrebbero essere alla base di que-sta associazione neoplastica. Un recente studio ha attri-buito all’iperespressione del PDGFR α e β un possibileruolo chiave nell’indurre la crescita di un tumore dall’al-tro. In merito a questo, i dosaggi effettuati suoi nostricasi mostrano un’iperepressione di questi recettori, aconferma dell’importanza che questi hanno nell’onco-genesi; tuttavia la positività è variabile, essendo piùnetta nel caso 1. E’ verosimile pertanto ipotizzare chel’iperespressione di questi recettori si collochi in undiscorso oncogenetico più ampio e generale e nonbasti da solo a spiegare la presenza simultanea di questitumori. Ad oggi dunque non esistono dati certi, e l’ipo-tesi più probabile resta quella di una “semplice” coincidenza statistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.