L'articolo descrive un possibile percorso di ricerca che applichi le tecniche e le metodologie parametriche in campo urbanistico, non solo per la simulazione alla scala urbana di quanto si sta cominciando a fare nel campo architettonico e del design, ma per coadiuvare il planner e le pubbliche amministrazioni nel processo di "decision making" per la formazione di strumenti urbanistici. Il fenomeno delle "smart cities" si sta imponendo nell'opinione pubblica e nelle agende politiche internazionali come risposta innovativa alle esigenze di aumentare l'efficienza delle città del futuro: incrementare le prestazioni diminuendone i consumi. L'enorme mole di dati e di rilevazioni in tempo reale che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione per studiare i fenomeni urbani, (mobile phone, videocamere urbane, reti di sensori, navigatori satellitari, centraline digitali, GIS, WiFi, smart grids, etc.) fatica a trovare riscontro in un utilizzo sistematico, selettivo e soprattutto finalizzato da parte di architetti e urbanisti, quasi come se le innovazioni del settore ICT fossero più veloci della nostra capacità di saperle utilizzare. In questo scenario una nuova frontiera di ricerca può essere rappresentata dall'utilizzo nella progettazione urbanistica di software parametrici, ovvero di strumenti in grado di generare la forma come risultato di processi logici adattivi, a partire dall'elaborazione di informazione e dati selezionati. Attraverso l'utilizzo di piattaforme parametriche il progetto non rappresenta una risposta univoca ad un insieme prestabilito di condizioni, ma diventa un modello dinamico in grado di rispondere ed adattarsi rapidamente agli input del progettista.

Urbanistica Parametrica: una nuova frontiera delle Smart Cities

FUSERO, Paolo;Massimiano L.;
2013-01-01

Abstract

L'articolo descrive un possibile percorso di ricerca che applichi le tecniche e le metodologie parametriche in campo urbanistico, non solo per la simulazione alla scala urbana di quanto si sta cominciando a fare nel campo architettonico e del design, ma per coadiuvare il planner e le pubbliche amministrazioni nel processo di "decision making" per la formazione di strumenti urbanistici. Il fenomeno delle "smart cities" si sta imponendo nell'opinione pubblica e nelle agende politiche internazionali come risposta innovativa alle esigenze di aumentare l'efficienza delle città del futuro: incrementare le prestazioni diminuendone i consumi. L'enorme mole di dati e di rilevazioni in tempo reale che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione per studiare i fenomeni urbani, (mobile phone, videocamere urbane, reti di sensori, navigatori satellitari, centraline digitali, GIS, WiFi, smart grids, etc.) fatica a trovare riscontro in un utilizzo sistematico, selettivo e soprattutto finalizzato da parte di architetti e urbanisti, quasi come se le innovazioni del settore ICT fossero più veloci della nostra capacità di saperle utilizzare. In questo scenario una nuova frontiera di ricerca può essere rappresentata dall'utilizzo nella progettazione urbanistica di software parametrici, ovvero di strumenti in grado di generare la forma come risultato di processi logici adattivi, a partire dall'elaborazione di informazione e dati selezionati. Attraverso l'utilizzo di piattaforme parametriche il progetto non rappresenta una risposta univoca ad un insieme prestabilito di condizioni, ma diventa un modello dinamico in grado di rispondere ed adattarsi rapidamente agli input del progettista.
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