Il contributo presenta uno studio finalizzato al recupero degli involucri edilizi interessati da mancanze consistenti di unità tecnologiche (in particolare si fa riferimento ai territori interessati negli ultimi anni da eventi sismici). Più precisamente, oggetto dello studio sono i beni facenti parte del tessuto urbano storico, con un’esigenza di valorizzazione “corale” dell’insediamento ma anche con elevato valore testimoniale. Nello studio viene considerato quel patrimonio che ha subito il crollo di partizioni orizzontali o anche delle chiusure orizzontali di copertura, nonché il danneggiamento o il crollo parziale delle partizioni interne verticali. Per il recupero del costruito si propone la declinazione del principio del “costruire sul costruito”. In questo senso verranno incentivati i processi di demolizione selettiva parziale con nuovi successivi inserimenti volumetrici, nel rispetto degli eventuali elementi di riconoscibilità dei contenuti morfologici e culturali preesistenti. In quest’ottica la reversibilità e la riconoscibilità dei sistemi innestati, leggeri e stratificati a secco, si pongono come garanzia di conservazione sostenibile del costruito residuo nonché di nuovi ed adeguati livelli spazio-funzionali e tecnico-prestazionali. Alle opere “innestate”, strutture prevalentemente lignee, si assegna il duplice ruolo di rinforzo strutturale e completamento dei sistemi tecnologico e ambientale.
OPERE DI “INNESTO” LIGNEE PER IL RINFORZO STRUTTURALE E LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DEGLI INVOLUCRI MURARI
FORLANI, Maria Cristina;VISKOVIC, Alberto;RADOGNA, DONATELLA
2014-01-01
Abstract
Il contributo presenta uno studio finalizzato al recupero degli involucri edilizi interessati da mancanze consistenti di unità tecnologiche (in particolare si fa riferimento ai territori interessati negli ultimi anni da eventi sismici). Più precisamente, oggetto dello studio sono i beni facenti parte del tessuto urbano storico, con un’esigenza di valorizzazione “corale” dell’insediamento ma anche con elevato valore testimoniale. Nello studio viene considerato quel patrimonio che ha subito il crollo di partizioni orizzontali o anche delle chiusure orizzontali di copertura, nonché il danneggiamento o il crollo parziale delle partizioni interne verticali. Per il recupero del costruito si propone la declinazione del principio del “costruire sul costruito”. In questo senso verranno incentivati i processi di demolizione selettiva parziale con nuovi successivi inserimenti volumetrici, nel rispetto degli eventuali elementi di riconoscibilità dei contenuti morfologici e culturali preesistenti. In quest’ottica la reversibilità e la riconoscibilità dei sistemi innestati, leggeri e stratificati a secco, si pongono come garanzia di conservazione sostenibile del costruito residuo nonché di nuovi ed adeguati livelli spazio-funzionali e tecnico-prestazionali. Alle opere “innestate”, strutture prevalentemente lignee, si assegna il duplice ruolo di rinforzo strutturale e completamento dei sistemi tecnologico e ambientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.