Introduzione: Il TDI (Balsamo, 2006) è il primo strumento italiano self-report di depressione, costruito in base al Rating Scale Model (Andrich, 1995), versione per item politomici del modello logistico di Rasch (1960-1980), appartenente alla famiglia dei modelli Item-Response Theory. Tale modello consente di costruire una scala di misura oggettiva, lineare e continua, dunque una vera “scala ad intervalli” (Bond & Fox, 2007), offrendo un mezzo più utile ed elegante della tradizionale analisi fattoriale per testare la struttura (uni)dimensionale della depressione (Embretson & Reise, 2000). Obiettivi e Metodo: Il campione di standardizzazione è composto da 1307 pazienti con varie diagnosi psichiatriche e da 877 soggetti tratti dalla popolazione generale. Per la validazione, sono stati somministrati il Beck Depression Inventory-II (Beck et al., 1996), lo State-Trait Anxiety Inventory (Spielberger, 1991), il Beck Anxiety Inventory (Beck & Steer, 1990). Ad un sottocampione di 125 pazienti è stata somministrata la SCID-I (Mazzi et al., 2000). Per sviluppare un set di punteggi-soglia per la valutazione della severità della depressione, abbiamo fatto ricorso all’analisi delle curve ROC (Gleitman, 1986). Risultati: Per ogni cut-off individuato sono state calcolate sensibilità e specificità. Per la validità convergente e discriminante, abbiamo calcolato le correlazioni tra il punteggio totale del TDI e quelli del BDI-II (r= .81; p<.01), dello STAI-T (r= .74; p<.01) e del BAI (r= .49; p<.01) . Conclusioni: Il TDI presenta una buona validità incrementale rispetto alle scale di depressione esistenti, apportando vantaggi, quali: costruzione mediante analisi di Rasch; ottima validità convergente e buona validità discriminante; elevate sensibilità e specificità.
Standardizzazione e validazione del Teate Depression Inventory: ulteriori studi.
BALSAMO, MICHELA;SAGGINO, ARISTIDE
2012-01-01
Abstract
Introduzione: Il TDI (Balsamo, 2006) è il primo strumento italiano self-report di depressione, costruito in base al Rating Scale Model (Andrich, 1995), versione per item politomici del modello logistico di Rasch (1960-1980), appartenente alla famiglia dei modelli Item-Response Theory. Tale modello consente di costruire una scala di misura oggettiva, lineare e continua, dunque una vera “scala ad intervalli” (Bond & Fox, 2007), offrendo un mezzo più utile ed elegante della tradizionale analisi fattoriale per testare la struttura (uni)dimensionale della depressione (Embretson & Reise, 2000). Obiettivi e Metodo: Il campione di standardizzazione è composto da 1307 pazienti con varie diagnosi psichiatriche e da 877 soggetti tratti dalla popolazione generale. Per la validazione, sono stati somministrati il Beck Depression Inventory-II (Beck et al., 1996), lo State-Trait Anxiety Inventory (Spielberger, 1991), il Beck Anxiety Inventory (Beck & Steer, 1990). Ad un sottocampione di 125 pazienti è stata somministrata la SCID-I (Mazzi et al., 2000). Per sviluppare un set di punteggi-soglia per la valutazione della severità della depressione, abbiamo fatto ricorso all’analisi delle curve ROC (Gleitman, 1986). Risultati: Per ogni cut-off individuato sono state calcolate sensibilità e specificità. Per la validità convergente e discriminante, abbiamo calcolato le correlazioni tra il punteggio totale del TDI e quelli del BDI-II (r= .81; p<.01), dello STAI-T (r= .74; p<.01) e del BAI (r= .49; p<.01) . Conclusioni: Il TDI presenta una buona validità incrementale rispetto alle scale di depressione esistenti, apportando vantaggi, quali: costruzione mediante analisi di Rasch; ottima validità convergente e buona validità discriminante; elevate sensibilità e specificità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.