Il paper affronta il tema della stima sommaria dei costi per la ricostruzione della città di L’Aquila e di altri 56 comuni della Regione Abruzzo, colpiti dal sisma 2009. Come accaduto in passato per altri eventi catastrofici, anche in questa circostanza il Governo italiano si è fatto carico di sostenere la spesa per il recupero del patrimonio edilizio privato oltre che di quello pubblico. Pertanto, al fine di coordinare i flussi finanziari e gli impegni di spesa fra le diverse Amministrazioni comunali ed i soggetti privati coinvolti nel processo di ricostruzione, è stato messo a punto un sistema di stima estremamente articolato, in buona parte definito attraverso specifiche norme di legge appositamente emanate. Il paper evidenzia come l’automatismo di tale procedura possa produrre una distorsione dei dati di stima rispetto alla realtà dei fatti. A partire da questi elementi è stato sperimentato un modello alternativo di valutazione dei costi che, utilizzando l’analisi di regressione lineare multipla con riferimento ai computi metrici estimativi dei progetti esecutivi sin qui effettivamente finanziati, si è posto l’obiettivo di giungere ad una previsione di spesa maggiormente rispondente alle necessità reali, pur rispettando il presupposto della rapidità nell’ottenimento del risultato di stima e senza alcun elemento aggiuntivo di conoscenza rispetto a quelli disponibili.

Una proposta per la stima sommaria dei costi nella ricostruzione post-sismica

CARBONARA, Sebastiano;SPACONE, ENRICO
2013-01-01

Abstract

Il paper affronta il tema della stima sommaria dei costi per la ricostruzione della città di L’Aquila e di altri 56 comuni della Regione Abruzzo, colpiti dal sisma 2009. Come accaduto in passato per altri eventi catastrofici, anche in questa circostanza il Governo italiano si è fatto carico di sostenere la spesa per il recupero del patrimonio edilizio privato oltre che di quello pubblico. Pertanto, al fine di coordinare i flussi finanziari e gli impegni di spesa fra le diverse Amministrazioni comunali ed i soggetti privati coinvolti nel processo di ricostruzione, è stato messo a punto un sistema di stima estremamente articolato, in buona parte definito attraverso specifiche norme di legge appositamente emanate. Il paper evidenzia come l’automatismo di tale procedura possa produrre una distorsione dei dati di stima rispetto alla realtà dei fatti. A partire da questi elementi è stato sperimentato un modello alternativo di valutazione dei costi che, utilizzando l’analisi di regressione lineare multipla con riferimento ai computi metrici estimativi dei progetti esecutivi sin qui effettivamente finanziati, si è posto l’obiettivo di giungere ad una previsione di spesa maggiormente rispondente alle necessità reali, pur rispettando il presupposto della rapidità nell’ottenimento del risultato di stima e senza alcun elemento aggiuntivo di conoscenza rispetto a quelli disponibili.
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