La maggiore dote architettonica delle città consiste in una disponibilità alla trasformazione, non avendo la città una opprimente presenza del passato; la città deve guardare necessariamente al futuro, lavorando su aree di nuova centralità. Il procedimento che va messo in campo prevede la realizzazione di un Laboratorio Urbano, tramite una stretta cooperazione tra Università, Amministrazioni Pubbliche, associazioni operanti sul territorio, Ordini Professionali nonché i cosiddetti stake-holders e in generale tutti i cittadini interessati alle trasformazioni in atto. Il Laboratorio lavorerà seguendo una road map che prevede seminari internazionali di progettazione, esposizione dei progetti nell’Urban Center, con un processo di partecipazione consapevole, distillazione da parte degli uffici tecnici comunali di linee guida e masterplan, concorso di progettazione.
L'Università come presidio della qualità urbana
POZZI, Carlo
2014-01-01
Abstract
La maggiore dote architettonica delle città consiste in una disponibilità alla trasformazione, non avendo la città una opprimente presenza del passato; la città deve guardare necessariamente al futuro, lavorando su aree di nuova centralità. Il procedimento che va messo in campo prevede la realizzazione di un Laboratorio Urbano, tramite una stretta cooperazione tra Università, Amministrazioni Pubbliche, associazioni operanti sul territorio, Ordini Professionali nonché i cosiddetti stake-holders e in generale tutti i cittadini interessati alle trasformazioni in atto. Il Laboratorio lavorerà seguendo una road map che prevede seminari internazionali di progettazione, esposizione dei progetti nell’Urban Center, con un processo di partecipazione consapevole, distillazione da parte degli uffici tecnici comunali di linee guida e masterplan, concorso di progettazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.