L’articolo costituisce una nota di commento alla pronuncia del Tribunale di Napoli dell’8 gennaio 2009, in tema di anatocismo nel conto corrente bancario. Lo scritto ripercorre, in primo luogo, l’orientamento giurisprudenziale - culminato con la nota sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (Cass., sez. un., 4 novembre 2004, n. 21095) - in base al quale devono considerarsi nulle per violazione dell’art. 1283 c.c. le clausole contrattuali che prevedono una capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi a carico del correntista. Si affronta poi la questione relativa alle conseguenze della nullità della clausola anatocistica e, in particolare, alla possibilità o meno di capitalizzare gli interessi a carico del cliente con una diversa periodicità. In merito alla ricostruzione del saldo del conto corrente depurato dagli interessi anatocistici, si chiarisce infine la rilevanza dei c.d. "conti d’ordine", diversi dal conto corrente ordinario perché aventi ad oggetto anticipi, cambiali o insoluti.
La "depurazione" del saldo del conto corrente dagli interessi anatocistici (tra assenza di estratti conto ed irrilevanza dei c.d. "conti d'ordine")
ACCETTELLA, Francesco
2010-01-01
Abstract
L’articolo costituisce una nota di commento alla pronuncia del Tribunale di Napoli dell’8 gennaio 2009, in tema di anatocismo nel conto corrente bancario. Lo scritto ripercorre, in primo luogo, l’orientamento giurisprudenziale - culminato con la nota sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione (Cass., sez. un., 4 novembre 2004, n. 21095) - in base al quale devono considerarsi nulle per violazione dell’art. 1283 c.c. le clausole contrattuali che prevedono una capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi a carico del correntista. Si affronta poi la questione relativa alle conseguenze della nullità della clausola anatocistica e, in particolare, alla possibilità o meno di capitalizzare gli interessi a carico del cliente con una diversa periodicità. In merito alla ricostruzione del saldo del conto corrente depurato dagli interessi anatocistici, si chiarisce infine la rilevanza dei c.d. "conti d’ordine", diversi dal conto corrente ordinario perché aventi ad oggetto anticipi, cambiali o insoluti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.