Partendo dalla denuncia montessoriana della repressione dell’infanzia praticata dai sistemi e dalle tecniche educative tradizionali, il saggio propone una riflessione sulla problematicità dello statuto epistemologico della letteratura per l’infanzia, per buona parte della sua storia intesa come strumento istruttivo/educativo per un bambino lettore privo di voce. Sono messe a confronto, in particolare, posizioni critiche molto diverse, che evidenziano ora l’ambiguità della costruzione narrativa di un'infanzia ideale, concepita per il modellaggio e il controllo della personalità del lettore, ora il potere emancipatorio di una scrittura per l'infanzia che può mettere in discussione i rapporti di potere tra adulti e bambini e suggerire al soggetto in formazione itinerari di “liberazione” e di empowerment.
Prestare la voce. Rapporti di potere nella letteratura per l'infanzia
FILOGRASSO, Ilaria
2014-01-01
Abstract
Partendo dalla denuncia montessoriana della repressione dell’infanzia praticata dai sistemi e dalle tecniche educative tradizionali, il saggio propone una riflessione sulla problematicità dello statuto epistemologico della letteratura per l’infanzia, per buona parte della sua storia intesa come strumento istruttivo/educativo per un bambino lettore privo di voce. Sono messe a confronto, in particolare, posizioni critiche molto diverse, che evidenziano ora l’ambiguità della costruzione narrativa di un'infanzia ideale, concepita per il modellaggio e il controllo della personalità del lettore, ora il potere emancipatorio di una scrittura per l'infanzia che può mettere in discussione i rapporti di potere tra adulti e bambini e suggerire al soggetto in formazione itinerari di “liberazione” e di empowerment.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.