Dal lontano 1957 ad oggi, il legislatore italiano ha operato per dare forma giuridica e normativa ai dettami dell'etica professionale dei lavoratori dell'informazione e per porre limiti alle possibili degenerazioni. In particolare, a partire dalla L. n. 150/2000 e con le successive Carte deontologiche, si è tentato di evitare che l'informazione si riducesse ad una funzione di promozione del vertice di un ente pubblico. Si è tentato, inoltre, di trasformare lo schema relazionale tra Stato e cittadini in termni di un reale servizio pubblico. Il ruolo dei codici deontologici dimostrano, in questo senso, una continua riflessione professionale critica da parte del giornalismo italiano.
Della deontologia degli Uffici stampa
SPERANZA, SABRINA
2014-01-01
Abstract
Dal lontano 1957 ad oggi, il legislatore italiano ha operato per dare forma giuridica e normativa ai dettami dell'etica professionale dei lavoratori dell'informazione e per porre limiti alle possibili degenerazioni. In particolare, a partire dalla L. n. 150/2000 e con le successive Carte deontologiche, si è tentato di evitare che l'informazione si riducesse ad una funzione di promozione del vertice di un ente pubblico. Si è tentato, inoltre, di trasformare lo schema relazionale tra Stato e cittadini in termni di un reale servizio pubblico. Il ruolo dei codici deontologici dimostrano, in questo senso, una continua riflessione professionale critica da parte del giornalismo italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.