È sincronico: nasce la disciplina urbanistica, muore il concetto di città. Era il 1867 quando Ildefonso Cerdà pubblica la Teoria Generale dell’Urbanizzazione. Questo l’incipit: «inizierò il lettore allo studio di una materia completamente nuova, intatta, vergine. Poiché tutto era nuovo, ho dovuto cercare ed inventare parole nuove per esprimere idee nuove, la cui spiegazione non si trovava in alcun lessico». L’atto di fondazione della disciplina urbanistica non è quindi segnato da programmi costruttivi, planimetrie, sezioni stradali, ipotesi progettuali ma da «parole nuove per esprimere idee nuove». È la riformulazione radicale delle metafore, del lessico e dei confini disciplinari. E parte da un’esigenza: «la prima cosa da fare è dare un nome a questo mare magnum fatto di persone, cose, interessi di ogni genere, di mille elementi che sembrano funzionare, in maniera indipendente […] chiamato città»
Il termine "città": una rilettura della Teoria generale dell'urbanizzazione
CLEMENTE, Antonio Alberto
2010-01-01
Abstract
È sincronico: nasce la disciplina urbanistica, muore il concetto di città. Era il 1867 quando Ildefonso Cerdà pubblica la Teoria Generale dell’Urbanizzazione. Questo l’incipit: «inizierò il lettore allo studio di una materia completamente nuova, intatta, vergine. Poiché tutto era nuovo, ho dovuto cercare ed inventare parole nuove per esprimere idee nuove, la cui spiegazione non si trovava in alcun lessico». L’atto di fondazione della disciplina urbanistica non è quindi segnato da programmi costruttivi, planimetrie, sezioni stradali, ipotesi progettuali ma da «parole nuove per esprimere idee nuove». È la riformulazione radicale delle metafore, del lessico e dei confini disciplinari. E parte da un’esigenza: «la prima cosa da fare è dare un nome a questo mare magnum fatto di persone, cose, interessi di ogni genere, di mille elementi che sembrano funzionare, in maniera indipendente […] chiamato città»File | Dimensione | Formato | |
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