La sequenza sismica aquilana del 2009 rappresenta un unicum, a livello nazionale e internazionale, in quanto fornisce numerose registrazioni di elevata qualità in area epicentrale in prossimità di una faglia normale. Ne discende la notevole rilevanza, scientifica e ingegneristica, dell’insieme di dati accelerometrici disponibili. In particolare l’analisi delle registrazioni accelerometriche ha consentito di mettere in evidenza l’importanza di fenomeni di amplificazione locale anche in condizioni near-fault. Inoltre dal confronto tra i dati della scossa principale e quelli delle repliche è stato anche possibile ricavare indicazioni sull’influenza del comportamento non lineare del terreno sulle caratteristiche del moto sismico in superficie.Anche per quanto riguarda i centri abitati maggiormente danneggiati nella media valle dell’Aterno è stato ipotizzato un significativo ruolo degli effetti di amplificazione locale. Infatti è stata osservata, sulla base della distribuzione del danneggiamento, una forte variabilità della risposta sismica locale di diversi centri abitati contigui, ubicati a comparabile distanza dall’epicentro e prossimi tra loro, oppure in diverse porzioni del medesimo centro abitato poggianti su formazioni geologiche differenti. In particolare nel lavoro sono sommariamente presentati i casi di Onna e Monticchio, quello di Castelnuovo e San Pio delle Camere, e quello di Poggio Picenze. Indicazioni più dettagliate sull’effettiva influenza dei fattori locali scaturiranno dai risultati delle indagini geologiche, geotecniche e geofisiche nonché da quelli delle analisi numeriche attualmente in corso di svolgimento nell’ambito del Progetto di Microzonazione Sismica della Conca Aquilana coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile.
Il terremoto aquilano del 2009: valutazione preliminare degli effetti di sito
PAGLIAROLI, Alessandro
2010-01-01
Abstract
La sequenza sismica aquilana del 2009 rappresenta un unicum, a livello nazionale e internazionale, in quanto fornisce numerose registrazioni di elevata qualità in area epicentrale in prossimità di una faglia normale. Ne discende la notevole rilevanza, scientifica e ingegneristica, dell’insieme di dati accelerometrici disponibili. In particolare l’analisi delle registrazioni accelerometriche ha consentito di mettere in evidenza l’importanza di fenomeni di amplificazione locale anche in condizioni near-fault. Inoltre dal confronto tra i dati della scossa principale e quelli delle repliche è stato anche possibile ricavare indicazioni sull’influenza del comportamento non lineare del terreno sulle caratteristiche del moto sismico in superficie.Anche per quanto riguarda i centri abitati maggiormente danneggiati nella media valle dell’Aterno è stato ipotizzato un significativo ruolo degli effetti di amplificazione locale. Infatti è stata osservata, sulla base della distribuzione del danneggiamento, una forte variabilità della risposta sismica locale di diversi centri abitati contigui, ubicati a comparabile distanza dall’epicentro e prossimi tra loro, oppure in diverse porzioni del medesimo centro abitato poggianti su formazioni geologiche differenti. In particolare nel lavoro sono sommariamente presentati i casi di Onna e Monticchio, quello di Castelnuovo e San Pio delle Camere, e quello di Poggio Picenze. Indicazioni più dettagliate sull’effettiva influenza dei fattori locali scaturiranno dai risultati delle indagini geologiche, geotecniche e geofisiche nonché da quelli delle analisi numeriche attualmente in corso di svolgimento nell’ambito del Progetto di Microzonazione Sismica della Conca Aquilana coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.