Gli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica” (ICMS, Gruppo di lavoro MS, 2008) non prevedevano, tra gli elaborati da predisporre per la realizzazione della Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (Carta delle MOPS), la carta geologico tecnica . Questa carta era classificata come una delle carte di base, generalmente disponibile, insieme ad altre cartografie utili per la definizione delle zone omogenee, ma non se ne descrivevano le metodologie di elaborazione e le finalità specifiche. Tale criticità è emersa chiaramente in occasione degli studi per la microzonazione sismica dell’area aquilana, realizzata a seguito del terremoto del 6 aprile 2009 (Gruppo di lavoro MS-AQ, 2010). L’esperienza maturata in quel contesto dal Gruppo di Lavoro MS ha condotto alla predisposizione di un contributo per l’aggiornamento degli ICMS (Martini et al. 2011) nel quale, per la prima volta, si parla di “Carta geologico tecnica per gli studi di MS” (CGT_MS); una carta che compendia tutte le informazioni di base disponibili (geologia, geomorfologia, caratteristiche litotecniche, geotecniche ed idrogeologiche), ricavate da rilievi di campagna, da indagini pregresse e, nell’eventualità fossero disponibili e/o previste, da indagini di nuova esecuzione. Le informazioni, qualitative e quantitative, contenute nella CGT_MS, sono fondamentali per la definizione delle caratteristiche litologiche e geometrie delle unità litostratigrafiche, distinte in terreni di copertura e substrato geologico, per il riconoscimento degli elementi tettonico-strutturali e, più in generale, per la definizione del modello di sottosuolo. Più recentemente, gli “Standard di rappresentazione e archiviazione degli studi di MS” (da qui Standard; Commissione tecnica MS3907, 2012) predisposti per l’attuazione dell’art. 11 della legge 77/2009 (Fondo nazionale per la riduzione del rischio sismico) e adottati da tutte le Regioni, hanno inserito la CGT_MS tra gli elaborati da produrre per gli studi di MS di livello 1. Durante e dopo il primo anno di applicazione degli Standard, la stesura di questa carta ha evidenziato alcuni problemi e incongruenze dovuti principalmente ai pochi riferimenti disponibili nella letteratura tecnico-scientifica sui contenuti e sui metodi di elaborazione di una carta geologico tecnica. In particolare, i problemi più frequentemente riscontrati possono essere schematicamente riassunti nei seguenti punti: - scarsa chiarezza sulle differenze tra carta geologica s.s. e carta geologico tecnica (es. unità litologiche vs formazioni geologiche); - scarsa comprensione del percorso metodologico in cui si colloca la carta geologico tecnica negli studi di microzonazione sismica, resa evidente dai numerosi elementi ininfluenti per la valutazione della risposta sismica locale rappresentati (es. estremo dettaglio nella descrizione litostratigrafica vs necessaria semplificazione della stessa litostratigrafia richiesta nelle simulazioni numeriche); - insufficiente approfondimento da parte della comunità scientifica su alcune tematiche specifiche che concorrono alla definizione della pericolosità sismica locale (es. amplificazioni topografiche); - oggettiva difficoltà di classificazione e rappresentazione di alcuni elementi “geologici” (es. descrizione litologica e geometrica di un'unità geologica di origine vulcanica); - scarsa conoscenza da parte dei professionisti della geologia del Quaternario (es. cosa è una faglia attiva e capace). Raccogliendo, quindi, le esperienze di questo primo anno di attività e le indicazioni delle Regioni, delle Università e degli Enti di ricerca, si stanno predisponendo delle linee guida con l’obiettivo di chiarire e standardizzare un tema che, non essendo stato trattato in modo esaustivo negli ICMS (2008), ha portato a svolgere con difficoltà le attività previste per la redazione degli studi di MS. In questo lavoro si delineano i temi principali sui quali le linee guida cercheranno di chiarire e integrare le indicazioni già presenti in ICMS (2008).

La carta geologico tecnica per gli studi di microzonazione sismica

PAGLIAROLI, Alessandro;
2013-01-01

Abstract

Gli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica” (ICMS, Gruppo di lavoro MS, 2008) non prevedevano, tra gli elaborati da predisporre per la realizzazione della Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (Carta delle MOPS), la carta geologico tecnica . Questa carta era classificata come una delle carte di base, generalmente disponibile, insieme ad altre cartografie utili per la definizione delle zone omogenee, ma non se ne descrivevano le metodologie di elaborazione e le finalità specifiche. Tale criticità è emersa chiaramente in occasione degli studi per la microzonazione sismica dell’area aquilana, realizzata a seguito del terremoto del 6 aprile 2009 (Gruppo di lavoro MS-AQ, 2010). L’esperienza maturata in quel contesto dal Gruppo di Lavoro MS ha condotto alla predisposizione di un contributo per l’aggiornamento degli ICMS (Martini et al. 2011) nel quale, per la prima volta, si parla di “Carta geologico tecnica per gli studi di MS” (CGT_MS); una carta che compendia tutte le informazioni di base disponibili (geologia, geomorfologia, caratteristiche litotecniche, geotecniche ed idrogeologiche), ricavate da rilievi di campagna, da indagini pregresse e, nell’eventualità fossero disponibili e/o previste, da indagini di nuova esecuzione. Le informazioni, qualitative e quantitative, contenute nella CGT_MS, sono fondamentali per la definizione delle caratteristiche litologiche e geometrie delle unità litostratigrafiche, distinte in terreni di copertura e substrato geologico, per il riconoscimento degli elementi tettonico-strutturali e, più in generale, per la definizione del modello di sottosuolo. Più recentemente, gli “Standard di rappresentazione e archiviazione degli studi di MS” (da qui Standard; Commissione tecnica MS3907, 2012) predisposti per l’attuazione dell’art. 11 della legge 77/2009 (Fondo nazionale per la riduzione del rischio sismico) e adottati da tutte le Regioni, hanno inserito la CGT_MS tra gli elaborati da produrre per gli studi di MS di livello 1. Durante e dopo il primo anno di applicazione degli Standard, la stesura di questa carta ha evidenziato alcuni problemi e incongruenze dovuti principalmente ai pochi riferimenti disponibili nella letteratura tecnico-scientifica sui contenuti e sui metodi di elaborazione di una carta geologico tecnica. In particolare, i problemi più frequentemente riscontrati possono essere schematicamente riassunti nei seguenti punti: - scarsa chiarezza sulle differenze tra carta geologica s.s. e carta geologico tecnica (es. unità litologiche vs formazioni geologiche); - scarsa comprensione del percorso metodologico in cui si colloca la carta geologico tecnica negli studi di microzonazione sismica, resa evidente dai numerosi elementi ininfluenti per la valutazione della risposta sismica locale rappresentati (es. estremo dettaglio nella descrizione litostratigrafica vs necessaria semplificazione della stessa litostratigrafia richiesta nelle simulazioni numeriche); - insufficiente approfondimento da parte della comunità scientifica su alcune tematiche specifiche che concorrono alla definizione della pericolosità sismica locale (es. amplificazioni topografiche); - oggettiva difficoltà di classificazione e rappresentazione di alcuni elementi “geologici” (es. descrizione litologica e geometrica di un'unità geologica di origine vulcanica); - scarsa conoscenza da parte dei professionisti della geologia del Quaternario (es. cosa è una faglia attiva e capace). Raccogliendo, quindi, le esperienze di questo primo anno di attività e le indicazioni delle Regioni, delle Università e degli Enti di ricerca, si stanno predisponendo delle linee guida con l’obiettivo di chiarire e standardizzare un tema che, non essendo stato trattato in modo esaustivo negli ICMS (2008), ha portato a svolgere con difficoltà le attività previste per la redazione degli studi di MS. In questo lavoro si delineano i temi principali sui quali le linee guida cercheranno di chiarire e integrare le indicazioni già presenti in ICMS (2008).
2013
978-88-902101-7-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/641246
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