Con autolesionismo intenzionale (Deliberate Self-Harm; DSH) si fa riferimento ad un comportamento che causa danni o lesioni a parti del proprio corpo, senza un intento suicidario (Favazza, 1996). Il periodo adolescenziale, in cui la tendenza ad agire sembra rappresentare una modalità di elaborazione dei profondi cambiamenti in atto, può costituire un terreno fertile per lo sviluppo di tali condotte. Nonostante tale associazione, solo recentemente la ricerca si è focalizzata sulle caratteristiche del fenomeno in adolescenza e questo è avvenuto per lo più nel contesto anglo-americano (Cerutti et al., 2011). Gli studi finalizzati ad enucleare le connessioni tra DSH, tratti di personalità e ambiente familiare hanno riportato risultati non univoci (Di Pierro et al., 2012). A partire da tali considerazioni, il presente lavoro intende esplorare l’autolesionismo intenzionale, nelle sue manifestazioni e nella sua incidenza, in un campione di adolescenti italiani, cercando di mettere in luce le eventuali connessioni con la qualità della relazione genitoriale e con l’immagine di sé del ragazzo. Sono stati utilizzati diversi strumenti self report: un questionario socio-anamnestico, la Lum Emotional Availability of Parents (nelle forme materna e paterna), un Questionario sull’Immagine di Sé, la Rosenberg Self-Esteem Scale e un Questionario sull’Autolesionismo Intenzionale, elaborato ad hoc. I risultati relativi ad un campione di 322 adolescenti, 129 maschi e 193 femmine (età media=17.11; ds=1.74), non rilevano significative differenze di genere rispetto alla maggiore o minore propensione alla messa in atto di agiti violenti sul proprio corpo. È stata inoltre riscontrata la presenza di una correlazione negativa tra autolesionismo intenzionale e qualità della relazione con i genitori, in particolare con la figura materna. I dati raccolti saranno discussi cercando di individuare alcuni fattori di rischio e di protezione nello sviluppo di tale comportamento.
L’autolesionismo intenzionale in Adolescenza: una ricerca sui fattori di rischio e di protezione
BABORE, ALESSANDRA;TRUMELLO, CARMEN;
2013-01-01
Abstract
Con autolesionismo intenzionale (Deliberate Self-Harm; DSH) si fa riferimento ad un comportamento che causa danni o lesioni a parti del proprio corpo, senza un intento suicidario (Favazza, 1996). Il periodo adolescenziale, in cui la tendenza ad agire sembra rappresentare una modalità di elaborazione dei profondi cambiamenti in atto, può costituire un terreno fertile per lo sviluppo di tali condotte. Nonostante tale associazione, solo recentemente la ricerca si è focalizzata sulle caratteristiche del fenomeno in adolescenza e questo è avvenuto per lo più nel contesto anglo-americano (Cerutti et al., 2011). Gli studi finalizzati ad enucleare le connessioni tra DSH, tratti di personalità e ambiente familiare hanno riportato risultati non univoci (Di Pierro et al., 2012). A partire da tali considerazioni, il presente lavoro intende esplorare l’autolesionismo intenzionale, nelle sue manifestazioni e nella sua incidenza, in un campione di adolescenti italiani, cercando di mettere in luce le eventuali connessioni con la qualità della relazione genitoriale e con l’immagine di sé del ragazzo. Sono stati utilizzati diversi strumenti self report: un questionario socio-anamnestico, la Lum Emotional Availability of Parents (nelle forme materna e paterna), un Questionario sull’Immagine di Sé, la Rosenberg Self-Esteem Scale e un Questionario sull’Autolesionismo Intenzionale, elaborato ad hoc. I risultati relativi ad un campione di 322 adolescenti, 129 maschi e 193 femmine (età media=17.11; ds=1.74), non rilevano significative differenze di genere rispetto alla maggiore o minore propensione alla messa in atto di agiti violenti sul proprio corpo. È stata inoltre riscontrata la presenza di una correlazione negativa tra autolesionismo intenzionale e qualità della relazione con i genitori, in particolare con la figura materna. I dati raccolti saranno discussi cercando di individuare alcuni fattori di rischio e di protezione nello sviluppo di tale comportamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.