Si sono modificati i rapporti fra partiti, cittadini e stato? In che modo? E quale forma va assumendo la relazione fra cittadini e politica? Il nostro sistema politico tradizionalmente configurato nei termini di una “democrazia partitica” ha sempre impedito che elementi “razionali-efficienti” modificassero il rapporto fra cittadini e politica a vantaggio di una maggiore autonomia della società civile. In modo particolare il partito politico ha determinato con il suo protagonismo sistemico la natura dei rapporti fra cittadini e stato, creando una vera e propria subcultura partitica che, anche dopo la destrutturazione del sistema dei partiti, sembra persistere nel nostro sistema democratico. Ma si tratta di una subcultura che oggi assume connotati completamente diversi sia sul piano organizzativo che funzionale, dato il nuovo ruolo che i partiti esercitano nella società e nello stato. L’articolo analizza proprio questi cambiamenti con particolare attenzione all’evoluzione organizzativa dei partiti, chiave di volta, per comprendere l’interazione fra individuo e politica, fra gruppi e istituzioni pubbliche. Ciò che emerge con chiarezza è un rinnovato centralismo della politica favorito dalle nuove organizzazioni partitiche sul piano sia nazionale che locale.

Trasformazione dei partiti e conseguenze nella politica locale

CANZANO, ANTONELLO
2014-01-01

Abstract

Si sono modificati i rapporti fra partiti, cittadini e stato? In che modo? E quale forma va assumendo la relazione fra cittadini e politica? Il nostro sistema politico tradizionalmente configurato nei termini di una “democrazia partitica” ha sempre impedito che elementi “razionali-efficienti” modificassero il rapporto fra cittadini e politica a vantaggio di una maggiore autonomia della società civile. In modo particolare il partito politico ha determinato con il suo protagonismo sistemico la natura dei rapporti fra cittadini e stato, creando una vera e propria subcultura partitica che, anche dopo la destrutturazione del sistema dei partiti, sembra persistere nel nostro sistema democratico. Ma si tratta di una subcultura che oggi assume connotati completamente diversi sia sul piano organizzativo che funzionale, dato il nuovo ruolo che i partiti esercitano nella società e nello stato. L’articolo analizza proprio questi cambiamenti con particolare attenzione all’evoluzione organizzativa dei partiti, chiave di volta, per comprendere l’interazione fra individuo e politica, fra gruppi e istituzioni pubbliche. Ciò che emerge con chiarezza è un rinnovato centralismo della politica favorito dalle nuove organizzazioni partitiche sul piano sia nazionale che locale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/646581
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