In un contesto nazionale caratterizzato da un grande fermento culturale, rileviamo in Abruzzo, tra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del secolo seguente, la prolificità ed eterogeneità progettuale dell’architetto-ingegnere Filippo Sargiacomo di Lanciano. In sessantotto anni di attività egli dedicò il suo impegno - attraverso un disegno notevolmente accurato - alla sistemazione di aree urbane, al restauro di chiese e palazzi, alla realizzazione di nuove architetture, alla progettazione di mobili, al tracciamento di strade, alla organizzazione di reti fognarie e di impianti industriali. Sull’attività professionale di artefici sconosciuti, da alcuni anni si è orientato l’interesse delle Soprintendenze Archivistiche nell’intento di salvare e tutelare un patrimonio grafico e progettuale di notevole valore che per lungo tempo è stato trascurato. Qui si propone uno studio specifico dedicato alla produzione di questo professionista, avviato a seguito del progetto ministeriale sugli archivi di architettura del Novecento. È stato osservato, analizzato, nonché schedato e catalogato il cospicuo patrimonio di disegni costituito da oltre seicento elaborati, proponendo un confronto con altri professionisti del territorio regionale e di quello nazionale. Ne è emersa una figura professionale, quella di Filippo Sargiacomo, particolarmente aderente alla realtà del mondo industriale e produttivo nell’epoca, con legami agli aspetti artistici, figurativi e del linguaggio storicista. In essa si personifica il perfetto dualismo tra l’architetto, impegnato nel campo della decorazione, quasi relegato all’esercizio stilistico e ornamentale, e l’ingegnere, espressione del progresso scientifico e del miglioramento sociale.
Il pensiero prende forma. La progettazione di Filippo Sargiacomo all'inizio del Novecento.
TUNZI, Pasquale
2016-01-01
Abstract
In un contesto nazionale caratterizzato da un grande fermento culturale, rileviamo in Abruzzo, tra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del secolo seguente, la prolificità ed eterogeneità progettuale dell’architetto-ingegnere Filippo Sargiacomo di Lanciano. In sessantotto anni di attività egli dedicò il suo impegno - attraverso un disegno notevolmente accurato - alla sistemazione di aree urbane, al restauro di chiese e palazzi, alla realizzazione di nuove architetture, alla progettazione di mobili, al tracciamento di strade, alla organizzazione di reti fognarie e di impianti industriali. Sull’attività professionale di artefici sconosciuti, da alcuni anni si è orientato l’interesse delle Soprintendenze Archivistiche nell’intento di salvare e tutelare un patrimonio grafico e progettuale di notevole valore che per lungo tempo è stato trascurato. Qui si propone uno studio specifico dedicato alla produzione di questo professionista, avviato a seguito del progetto ministeriale sugli archivi di architettura del Novecento. È stato osservato, analizzato, nonché schedato e catalogato il cospicuo patrimonio di disegni costituito da oltre seicento elaborati, proponendo un confronto con altri professionisti del territorio regionale e di quello nazionale. Ne è emersa una figura professionale, quella di Filippo Sargiacomo, particolarmente aderente alla realtà del mondo industriale e produttivo nell’epoca, con legami agli aspetti artistici, figurativi e del linguaggio storicista. In essa si personifica il perfetto dualismo tra l’architetto, impegnato nel campo della decorazione, quasi relegato all’esercizio stilistico e ornamentale, e l’ingegnere, espressione del progresso scientifico e del miglioramento sociale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
saggio UID 2016.pdf
Solo gestori archivio
Descrizione: Saggio convegno UID 2016
Tipologia:
Documento in Post-print
Dimensione
3.93 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.93 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.