Soltanto con Spitzer e Auerbach le teorie del primo Romanticismo saranno portate alle conseguenze più naturali in ambito di critica letteraria, consolidandosi in un’attenzione alla mimesi intesa come vitalità dell’organismo testuale, come aderenza dello stesso alla vita vissuta. Questi aspetti possono venire alla luce qualora il lettore sia disposto ad interiorizzare il testo, smembrandolo e filtrandolo attraverso il proprio sistema di valori, per evidenziarne gli scarti dalla norma. Lo spazio comunicativo del testo letterario romantico - ovvero di un testo mimeticamente attivo, che porta iscritta nella propria struttura la possibilità di “una classicità che cresce illimitatamente” (F. Schlegel) - necessita della ricezione attiva e partecipe di un lettore sospeso tra immaginazione e ragione. Così vanno recepiti ed interpretati i testi dei nostri maggiori autori romantici, Leopardi e Manzoni (e così in effetti li leggeva un lettore sensibile come Luigi Pirandello), anche perché essi stessi, a loro volta, è proprio in quest’ottica che hanno letto (e usato) i classici, a cominciare dai Fragmenta di Petrarca
Aspetti della mimesi nella modernità letteraria. Premesse petrarchesche e realizzazione romantica
DEL GATTO, ANTONELLA
2015-01-01
Abstract
Soltanto con Spitzer e Auerbach le teorie del primo Romanticismo saranno portate alle conseguenze più naturali in ambito di critica letteraria, consolidandosi in un’attenzione alla mimesi intesa come vitalità dell’organismo testuale, come aderenza dello stesso alla vita vissuta. Questi aspetti possono venire alla luce qualora il lettore sia disposto ad interiorizzare il testo, smembrandolo e filtrandolo attraverso il proprio sistema di valori, per evidenziarne gli scarti dalla norma. Lo spazio comunicativo del testo letterario romantico - ovvero di un testo mimeticamente attivo, che porta iscritta nella propria struttura la possibilità di “una classicità che cresce illimitatamente” (F. Schlegel) - necessita della ricezione attiva e partecipe di un lettore sospeso tra immaginazione e ragione. Così vanno recepiti ed interpretati i testi dei nostri maggiori autori romantici, Leopardi e Manzoni (e così in effetti li leggeva un lettore sensibile come Luigi Pirandello), anche perché essi stessi, a loro volta, è proprio in quest’ottica che hanno letto (e usato) i classici, a cominciare dai Fragmenta di PetrarcaFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Mimesi (1).pdf
accesso aperto
Descrizione: Monografia
Tipologia:
PDF editoriale
Dimensione
739.69 kB
Formato
Adobe PDF
|
739.69 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.