Il contributo prende in esame il ruolo svolto dai mercati coperti negli spazi cittadini, indagandone il significato culturale, sociologico e architettonico per la riorganizzazione e il riuso in chiave contemporanea. Gli impianti destinati al commercio pubblico, dalla loro originaria istituzione fino a oggi, hanno stabilito un importante sistema di relazioni con l’ambiente circostante. Il luogo degli scambi mercantili definisce poli di convergenza sociale che nel corso degli anni ha specificato le sue funzioni, racchiudendole in alcuni casi in organismi architettonici. La tipologia che ne deriva accomoda la vendita ambulante, allestita temporaneamente in spazi esterni, in strutture stabili, concluse e ordinate che simulano piazze coperte. L’esigenza di proteggere e migliorare, anche igienicamente, le funzioni del mercato si sviluppa a partire dalla metà dell’Ottocento, benchè trovi degli antecedenti storici nei “macella” romani e nei loggiati rinascimetali che proponevano una forma di protezione e delimitazione allo spazio commerciale della piazza. Il periodo della rivoluzione industriale determinerà lo sviluppo concettuale e tecnologico dei mercati coperti che favoriti dall’impiego dei nuovi materiali, del ferro prima e del cemento armato poi, permetterà di coprire grandi ambienti destinati alla vendita. Il concetto di spazio aperto, proiettato in un interno, diventa l’elemento comune di questi edifici che non hanno precise regole compositive, ma sono affidati, di volta in volta, alle scelte dei progettisti. Il filo conduttore dell’analisi è pertanto stabilito dal legame concettuale che storicamente unisce la città con i suoi luoghi di scambio, capaci di generare interessanti possibilità di riuso e attrazione polifunzionale. La ricerca con questi obiettivi si cala nell’indagine diretta, in casi di studio individuati nel tessuto urbano di Pescara che offre testimonianze e spunti per la riqualificazione dei mercati coperti in rapporto alla città. // The contribution examines the role played by the markets covered in city spaces, investigating the cultural significance, sociological and architectural for the reorganization and re-use in a contemporary way. The structures intended for the public trading, from their original arrangement to date, have established an important network of relationships with the surrounding environment. The place of food exchanges defines a social convergence center that over the years has defined its functions, enclosing them in some cases in architectural organisms. The typology that comes accommodates street vending, held temporarily in outdoor areas, in closed stable and ordered structures, that simulate covered squares. The concept of open space, projected in an interior, becomes the common element of these buildings that do not have precise rules of composition, but are entrusted to the design choices. The leitmotiv of the analysis is therefore determined by the conceptual link that historically joints the city with its places of exchange, capable of generating attractive possibilities for re-use and polyfunctional pull. The research with these targets is focused in the cognitive survey directly in study cases identified in Pescara urban fabric that offers testimonies and ideas for the redevelopment of the markets in relation to the city.

I mercati coperti per il riuso e la riqualificazione di spazi pubblici

PALESTINI, Caterina
2016-01-01

Abstract

Il contributo prende in esame il ruolo svolto dai mercati coperti negli spazi cittadini, indagandone il significato culturale, sociologico e architettonico per la riorganizzazione e il riuso in chiave contemporanea. Gli impianti destinati al commercio pubblico, dalla loro originaria istituzione fino a oggi, hanno stabilito un importante sistema di relazioni con l’ambiente circostante. Il luogo degli scambi mercantili definisce poli di convergenza sociale che nel corso degli anni ha specificato le sue funzioni, racchiudendole in alcuni casi in organismi architettonici. La tipologia che ne deriva accomoda la vendita ambulante, allestita temporaneamente in spazi esterni, in strutture stabili, concluse e ordinate che simulano piazze coperte. L’esigenza di proteggere e migliorare, anche igienicamente, le funzioni del mercato si sviluppa a partire dalla metà dell’Ottocento, benchè trovi degli antecedenti storici nei “macella” romani e nei loggiati rinascimetali che proponevano una forma di protezione e delimitazione allo spazio commerciale della piazza. Il periodo della rivoluzione industriale determinerà lo sviluppo concettuale e tecnologico dei mercati coperti che favoriti dall’impiego dei nuovi materiali, del ferro prima e del cemento armato poi, permetterà di coprire grandi ambienti destinati alla vendita. Il concetto di spazio aperto, proiettato in un interno, diventa l’elemento comune di questi edifici che non hanno precise regole compositive, ma sono affidati, di volta in volta, alle scelte dei progettisti. Il filo conduttore dell’analisi è pertanto stabilito dal legame concettuale che storicamente unisce la città con i suoi luoghi di scambio, capaci di generare interessanti possibilità di riuso e attrazione polifunzionale. La ricerca con questi obiettivi si cala nell’indagine diretta, in casi di studio individuati nel tessuto urbano di Pescara che offre testimonianze e spunti per la riqualificazione dei mercati coperti in rapporto alla città. // The contribution examines the role played by the markets covered in city spaces, investigating the cultural significance, sociological and architectural for the reorganization and re-use in a contemporary way. The structures intended for the public trading, from their original arrangement to date, have established an important network of relationships with the surrounding environment. The place of food exchanges defines a social convergence center that over the years has defined its functions, enclosing them in some cases in architectural organisms. The typology that comes accommodates street vending, held temporarily in outdoor areas, in closed stable and ordered structures, that simulate covered squares. The concept of open space, projected in an interior, becomes the common element of these buildings that do not have precise rules of composition, but are entrusted to the design choices. The leitmotiv of the analysis is therefore determined by the conceptual link that historically joints the city with its places of exchange, capable of generating attractive possibilities for re-use and polyfunctional pull. The research with these targets is focused in the cognitive survey directly in study cases identified in Pescara urban fabric that offers testimonies and ideas for the redevelopment of the markets in relation to the city.
2016
Disegno, Rilievo e Progettazione
9788879708166
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