Il saggio evidenzia l’importanza, sia da un punto di vista linguistico che culturale, della Garfagnana quale tramite tra Toscana e Italia settentrionale, funzione resa possibile dall’esistenza, in epoca antica, di una viabilità ampia e articolata, ben più rilevante di quanto sia possibile apprezzare oggi sulla base delle condizioni attuali. Tale rete viaria, già ricostruibile, grazie a evidenze archeologiche, fonti antiche e dati toponomastici, sin dall’epoca romana (tra le strade romane si pensi, ad esempio, alla Via Claudia, che collegava Luni a Lucca attraverso la Garfagnana), divenne però centrale a partire dall’epoca longobarda, periodo in cui si rese necessario un rapporto ancor più stretto tra Pavia, capitale della Tuscia longobarda, e Lucca (si ricordi la Via Lombarda). La presenza nell’area di numerosi toponimi di origine germanica è una chiara testimonianza dell’importanza strategica rivestita per i Longobardi dalle alture e dai passi transappenninici (oltre al sopra menzionato etnotoponimo Via Lombarda, si veda anche Mons Longobardorum “Monte dei Longobardi”, da cui Monte Bardone, per indicare il valico appenninico attraverso cui passava la Francigena, corrispondente all’attuale Passo della Cisa). Una siffatta rete viaria, assai frequentata in epoca medioevale, favorì senza dubbio la penetrazione di influssi culturali e linguistici settentrionali, tra cui meritano particolare attenzione alcuni fenomeni linguistici, relativi ai diversi livelli di analisi (fonetico-fonologico, morfosintattico, lessicale), presenti ancora oggi nelle parlate garfagnine.

La Garfagnana: ponte linguistico transappenninico

GUAZZELLI, Francesca
2016-01-01

Abstract

Il saggio evidenzia l’importanza, sia da un punto di vista linguistico che culturale, della Garfagnana quale tramite tra Toscana e Italia settentrionale, funzione resa possibile dall’esistenza, in epoca antica, di una viabilità ampia e articolata, ben più rilevante di quanto sia possibile apprezzare oggi sulla base delle condizioni attuali. Tale rete viaria, già ricostruibile, grazie a evidenze archeologiche, fonti antiche e dati toponomastici, sin dall’epoca romana (tra le strade romane si pensi, ad esempio, alla Via Claudia, che collegava Luni a Lucca attraverso la Garfagnana), divenne però centrale a partire dall’epoca longobarda, periodo in cui si rese necessario un rapporto ancor più stretto tra Pavia, capitale della Tuscia longobarda, e Lucca (si ricordi la Via Lombarda). La presenza nell’area di numerosi toponimi di origine germanica è una chiara testimonianza dell’importanza strategica rivestita per i Longobardi dalle alture e dai passi transappenninici (oltre al sopra menzionato etnotoponimo Via Lombarda, si veda anche Mons Longobardorum “Monte dei Longobardi”, da cui Monte Bardone, per indicare il valico appenninico attraverso cui passava la Francigena, corrispondente all’attuale Passo della Cisa). Una siffatta rete viaria, assai frequentata in epoca medioevale, favorì senza dubbio la penetrazione di influssi culturali e linguistici settentrionali, tra cui meritano particolare attenzione alcuni fenomeni linguistici, relativi ai diversi livelli di analisi (fonetico-fonologico, morfosintattico, lessicale), presenti ancora oggi nelle parlate garfagnine.
2016
Biblioteca / Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi. Nuova serie ; 201
978-88-941775-1-0
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