Il contributo porta l'attenzione sulle lacune lasciate nei centri storici abruzzesi dalle distruzioni della seconda guerra mondiale, spesso in aggiunta a quelle prodotte dai tanti eventi traumatici che la regione ha subito nel corso del tempo. L'obiettivo è ragionare sulla possibilità di ricucirne gli strappi, con interventi non necessariamente esprimibili in termini di ricostruzione/rioccupazione delle antiche compagini, poco praticabili in centri di fatto spopolati, con poche ambizioni da un punto di vista abitativo ma con potenzialità enormi, sopratutto grazie al felice connubio col paesaggio che li esprime ed accoglie.
Fratture di guerra e di memorie. Le lacune dimenticate dei centri minori abruzzesi
SERAFINI, Lucia
2017-01-01
Abstract
Il contributo porta l'attenzione sulle lacune lasciate nei centri storici abruzzesi dalle distruzioni della seconda guerra mondiale, spesso in aggiunta a quelle prodotte dai tanti eventi traumatici che la regione ha subito nel corso del tempo. L'obiettivo è ragionare sulla possibilità di ricucirne gli strappi, con interventi non necessariamente esprimibili in termini di ricostruzione/rioccupazione delle antiche compagini, poco praticabili in centri di fatto spopolati, con poche ambizioni da un punto di vista abitativo ma con potenzialità enormi, sopratutto grazie al felice connubio col paesaggio che li esprime ed accoglie.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
9788899618384.pdf
accesso aperto
Descrizione: pdf pubblicazione
Tipologia:
PDF editoriale
Dimensione
3.84 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.84 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.