La fondazione di una città, insediamento umano per eccellenza, è stata sempre celebrata come un rito, che sanciva un patto sociale, religioso, militare allo stesso tempo, definendo uno spazio perimetrato rispetto all’estensione della natura lasciata al naturale o trasformata dall’agricoltura in campagna. La scelta del luogo ideale per abitare avveniva osservando le stelle e facendo sacrifici benaugurali, sempre con un approccio che oggi definiremmo esoterico. Nella Roma repubblicana l’atto di fondazione vero e proprio consiste nel tracciare a terra il segno a croce da cui si dipartono due assi urbani, il cardo maximus (nord-sud) e il decumanus maximus (est-ovest): lungo le parallele, tra loro ortogonali, si definiscono le strade e gli isolati della città. (...) A fine anni ’50 Juscelino Kubitschek, presidente del Brasile, decide di spostare la capitale da Rio de Janeiro nel centro trigonometrico del grande paese latinoamericano, sul Planalto Central, in piena savana. (...) Anche Chandigarh, eletta capitale del Punjab indiano dal Pandit Nehru dopo la separazione dell’India dal Pakistan (1947), e progettata da Le Corbusier a partire dalla prima ipotesi planimetrica di Albert Mayer, famoso urbanista americano, assume un tracciato ortogonale con leggere piegature nelle strade curvilinee est-ovest

LA CROCE DI FONDAZIONE DA ROMA A BRASILIA passando per Chandigarh

Pozzi C.
2018-01-01

Abstract

La fondazione di una città, insediamento umano per eccellenza, è stata sempre celebrata come un rito, che sanciva un patto sociale, religioso, militare allo stesso tempo, definendo uno spazio perimetrato rispetto all’estensione della natura lasciata al naturale o trasformata dall’agricoltura in campagna. La scelta del luogo ideale per abitare avveniva osservando le stelle e facendo sacrifici benaugurali, sempre con un approccio che oggi definiremmo esoterico. Nella Roma repubblicana l’atto di fondazione vero e proprio consiste nel tracciare a terra il segno a croce da cui si dipartono due assi urbani, il cardo maximus (nord-sud) e il decumanus maximus (est-ovest): lungo le parallele, tra loro ortogonali, si definiscono le strade e gli isolati della città. (...) A fine anni ’50 Juscelino Kubitschek, presidente del Brasile, decide di spostare la capitale da Rio de Janeiro nel centro trigonometrico del grande paese latinoamericano, sul Planalto Central, in piena savana. (...) Anche Chandigarh, eletta capitale del Punjab indiano dal Pandit Nehru dopo la separazione dell’India dal Pakistan (1947), e progettata da Le Corbusier a partire dalla prima ipotesi planimetrica di Albert Mayer, famoso urbanista americano, assume un tracciato ortogonale con leggere piegature nelle strade curvilinee est-ovest
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