L’ultimo volume di Fabio Dei (Cultura popolare in Italia. Da Gramsci all’Unesco, Il Mulino, Bologna 2018) discute sul declino degli studi demologici italiani e riesce a colmare l’inquietante vuoto che oggi si accompagna al concetto di “cultura popolare”. Per ripensare le fondamenta della demologia, l’autore ripercorre, in modo sintetico ed efficace, la storia degli studi folklorici italiani, richiamando la demologia ad una etnografia che sia in grado di esplicitare i terreni più impliciti e di percorrere i sentieri più oscuri, anche quelli del cosiddetto populismo.

La cultura popolare è autonoma? Un dilemma antropologico

Lia Giancristofaro
2018-01-01

Abstract

L’ultimo volume di Fabio Dei (Cultura popolare in Italia. Da Gramsci all’Unesco, Il Mulino, Bologna 2018) discute sul declino degli studi demologici italiani e riesce a colmare l’inquietante vuoto che oggi si accompagna al concetto di “cultura popolare”. Per ripensare le fondamenta della demologia, l’autore ripercorre, in modo sintetico ed efficace, la storia degli studi folklorici italiani, richiamando la demologia ad una etnografia che sia in grado di esplicitare i terreni più impliciti e di percorrere i sentieri più oscuri, anche quelli del cosiddetto populismo.
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