Gli Autori presentano il caso di un paziente di 1 mese giunto a ricovero per improvvisa crisi di pallore accompagnata a scarsa reattività, tachicardia e polipnea; la sintomatologia attenuatasi in seguito alla detensione dell'addome, si riaccende con i segni di compromissione dello stato generale e dello scompenso respiratorio. L'Rx torace mostra erniazione delle anse intestinali in cavità toracica. È necessario, dopo i primi trattamenti rianimatori, trattare il neonato con HFO e cardiocinetici per diverse ore prima di raggiungere la stabilizzazione dell'indice ossigenativo (I.O.) e del circolo. L'ernia diaframmatica congenita a presentazione tardiva (EDT) è una condizione morbosa che può esordire in prima o seconda infanzia, con una sintomatologia di tipo respiratorio e/o addominale, ingravescente o intermittente. La prognosi è buona a patto che la diagnosi sia posta tempestivamente, e si valuti come è necessaria la stabilizzazione del paziente preintervento non solo in base all'I.O. ma anche alle condizioni del circolo.

Ernia diaframmatica congenita di Bochdalek ad esordio tardivo. Descrizione di un caso

Lelli Chiesa P.
2003-01-01

Abstract

Gli Autori presentano il caso di un paziente di 1 mese giunto a ricovero per improvvisa crisi di pallore accompagnata a scarsa reattività, tachicardia e polipnea; la sintomatologia attenuatasi in seguito alla detensione dell'addome, si riaccende con i segni di compromissione dello stato generale e dello scompenso respiratorio. L'Rx torace mostra erniazione delle anse intestinali in cavità toracica. È necessario, dopo i primi trattamenti rianimatori, trattare il neonato con HFO e cardiocinetici per diverse ore prima di raggiungere la stabilizzazione dell'indice ossigenativo (I.O.) e del circolo. L'ernia diaframmatica congenita a presentazione tardiva (EDT) è una condizione morbosa che può esordire in prima o seconda infanzia, con una sintomatologia di tipo respiratorio e/o addominale, ingravescente o intermittente. La prognosi è buona a patto che la diagnosi sia posta tempestivamente, e si valuti come è necessaria la stabilizzazione del paziente preintervento non solo in base all'I.O. ma anche alle condizioni del circolo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/700939
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