Il nuovo assetto inaugurato nel 2014 ha segnato un significativo passo in avanti verso l’adeguamento all’assiologia costituzionale della giustizia disciplinare «endofederale» e l’affermazione del «giusto processo sportivo». Ciononostante, sul versante «esofederale», sono evidenti i limiti connessi al perdurante orientamento – suggellato dalla nota sentenza n. 49 del 2011 della Corte costituzionale – che consente di impugnare dinanzi al giudice amministrativo statale i provvedimenti disciplinari illegittimi soltanto ai fini del risarcimento del danno (e non anche del loro annullamento), così determinando una chiara compromissione del diritto di difesa degli incolpati nonché del principio di effettività della tutela giurisdizionale ex artt. 24, 103 e 113 cost. [The 2014 Reform marked an important step further in the adjustment to the constitutional legality of the «endo-federal» disciplinary justice and in the affirmation of a «due process» in sport law. Nevertheless, on the «eso-federal» level, are evident the limits related to the on going jurisprudence – endorsed by the Constitutional Court (decision no. 49 of 2011) – that allows to appeal the unlawful disciplinary sanctions before the administrative Courts only to obtain the compensation for the loss suffered, thus determining a clear contravention of the right of defence of the accused as well as of the principle of effectiveness of the judicial protection according to articles 24, 103 and 113 of the Constitution.]

Il faticoso percorso di allineamento della giustizia disciplinare sportiva all’assiologia costituzionale

Angelone, Marco
2018-01-01

Abstract

Il nuovo assetto inaugurato nel 2014 ha segnato un significativo passo in avanti verso l’adeguamento all’assiologia costituzionale della giustizia disciplinare «endofederale» e l’affermazione del «giusto processo sportivo». Ciononostante, sul versante «esofederale», sono evidenti i limiti connessi al perdurante orientamento – suggellato dalla nota sentenza n. 49 del 2011 della Corte costituzionale – che consente di impugnare dinanzi al giudice amministrativo statale i provvedimenti disciplinari illegittimi soltanto ai fini del risarcimento del danno (e non anche del loro annullamento), così determinando una chiara compromissione del diritto di difesa degli incolpati nonché del principio di effettività della tutela giurisdizionale ex artt. 24, 103 e 113 cost. [The 2014 Reform marked an important step further in the adjustment to the constitutional legality of the «endo-federal» disciplinary justice and in the affirmation of a «due process» in sport law. Nevertheless, on the «eso-federal» level, are evident the limits related to the on going jurisprudence – endorsed by the Constitutional Court (decision no. 49 of 2011) – that allows to appeal the unlawful disciplinary sanctions before the administrative Courts only to obtain the compensation for the loss suffered, thus determining a clear contravention of the right of defence of the accused as well as of the principle of effectiveness of the judicial protection according to articles 24, 103 and 113 of the Constitution.]
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