Il lavoro considera talune previsioni del Codice della crisi, allo scopo di verificare se il D.Lgs. n. 14/2019 abbia rafforzato il ruolo del notaio, attribuendo a quest’ultimo nuove funzioni, ovvero accrescendo la complessità dei compiti già spettanti allo stesso nel vigore della legge fallimentare. In tale ottica, sono esaminate le regole degli artt. 118 e 264 c.c.i., nella parte in cui prevedono la possibilità dell’attribuzione del voto a un soggetto terzo, e quelle degli artt. 44 e 265 c.c.i., relative alla presentazione della domanda di concordato (o di omologa di un a.d.r.) ad opera di una società di capitali o cooperativa, ed è posto l’accento – discostandosi in alcuni casi da orientamenti notarili consolidati – sulla delicatezza del controllo che in tali ipotesi il notaio è chiamato a svolgere ai sensi dell’art. 2436 c.c. Da ultimo, sono rammentate alcune novità in punto di disciplina dei piani di risanamento e degli accordi di ristrutturazione dei debiti, che potrebbero an­ch’esse implicare un maggior spazio d’intervento per il notaio rispetto al passato.

Appunti sul ruolo del notaio nel codice della crisi

Federico Briolini
2019-01-01

Abstract

Il lavoro considera talune previsioni del Codice della crisi, allo scopo di verificare se il D.Lgs. n. 14/2019 abbia rafforzato il ruolo del notaio, attribuendo a quest’ultimo nuove funzioni, ovvero accrescendo la complessità dei compiti già spettanti allo stesso nel vigore della legge fallimentare. In tale ottica, sono esaminate le regole degli artt. 118 e 264 c.c.i., nella parte in cui prevedono la possibilità dell’attribuzione del voto a un soggetto terzo, e quelle degli artt. 44 e 265 c.c.i., relative alla presentazione della domanda di concordato (o di omologa di un a.d.r.) ad opera di una società di capitali o cooperativa, ed è posto l’accento – discostandosi in alcuni casi da orientamenti notarili consolidati – sulla delicatezza del controllo che in tali ipotesi il notaio è chiamato a svolgere ai sensi dell’art. 2436 c.c. Da ultimo, sono rammentate alcune novità in punto di disciplina dei piani di risanamento e degli accordi di ristrutturazione dei debiti, che potrebbero an­ch’esse implicare un maggior spazio d’intervento per il notaio rispetto al passato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/710680
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