Il contributo esamina dal punto di vista della rappresentazione le valenze materiali e immateriali di uno spazio urbano identitario per la città di Pescara. L’indagine riguarda Piazza della Rinascita nota come “salotto” generatasi dai vuoti urbani prodotti dagli eventi bellici del 1943 che nel secondo dopoguerra assume una posizione prioritaria divenendo il nuovo cardine della pianificazione proposta da Luigi Piccinato. La definizione di questo spazio costitutivo, le contrastate vicende legate alla sua configurazione ai falliti programmi previsti per la piazza, dal progetto di massima redatto dal noto urbanista ai successivi concorsi e alle ipotesi compositive che la riguardano, costituiscono il focus della ricerca che ne ripercorre le fasi salienti mettendo a confronto i documenti storici con i rilievi attuali, comparando l’aspetto contemporaneo con le ipotesi non realizzate riproposte nella dimensione digitale. L’analisi è stata condotta con un metodo grafico-percettivo che attraverso gli strumenti della rappresentazione ne mostra i momenti indicativi legati alle circostanze, alle visioni politiche che prefiguravano, a seconda dei casi, soluzioni più o meno imponenti legate a interessi speculativi che hanno riguardato lo spazio urbano. Quest’ultimo è stato esaminato in rapporto al contesto e all’inscindibile asse fondativo, tracciato che dalla stazione conduce verso il mare, su cui è collocata. Di questa zona centrale Piccinato fornisce le indicazioni per indirizzare la sistemazione della Piazza prevista nell'attraversamento principale della città, all’intersezione con il suo asse trasversale, con il Corso Umberto, da sistemare attraverso una “...ricomposizione edilizia...”. La composizione è illustrata attraverso prospettive che ritraggono lo spazio della piazza e una serie di elaborati inerenti la disposizione planimetrica e degli alzati, schematicamente riferiti in una tavola dei profili in cui sono contenute le indicazioni di massima per la progettazione. La disamina delle vicende storiche, dei materiali documentari, ripercorsi attraverso le immagini reali e le esplorazioni virtuali, aiutano a comprendere le mutazioni, le logiche e le alterazioni dei processi costitutivi sottesi nell’evoluzione dello spazio urbano.
ANALISI DI UNO SPAZIO URBANO: PIAZZA SALOTTO LETTURE E RICONFIGURAZIONI TRA ALTERAZIONI E FRAGILITÀ
Caterina Palestini
2019-01-01
Abstract
Il contributo esamina dal punto di vista della rappresentazione le valenze materiali e immateriali di uno spazio urbano identitario per la città di Pescara. L’indagine riguarda Piazza della Rinascita nota come “salotto” generatasi dai vuoti urbani prodotti dagli eventi bellici del 1943 che nel secondo dopoguerra assume una posizione prioritaria divenendo il nuovo cardine della pianificazione proposta da Luigi Piccinato. La definizione di questo spazio costitutivo, le contrastate vicende legate alla sua configurazione ai falliti programmi previsti per la piazza, dal progetto di massima redatto dal noto urbanista ai successivi concorsi e alle ipotesi compositive che la riguardano, costituiscono il focus della ricerca che ne ripercorre le fasi salienti mettendo a confronto i documenti storici con i rilievi attuali, comparando l’aspetto contemporaneo con le ipotesi non realizzate riproposte nella dimensione digitale. L’analisi è stata condotta con un metodo grafico-percettivo che attraverso gli strumenti della rappresentazione ne mostra i momenti indicativi legati alle circostanze, alle visioni politiche che prefiguravano, a seconda dei casi, soluzioni più o meno imponenti legate a interessi speculativi che hanno riguardato lo spazio urbano. Quest’ultimo è stato esaminato in rapporto al contesto e all’inscindibile asse fondativo, tracciato che dalla stazione conduce verso il mare, su cui è collocata. Di questa zona centrale Piccinato fornisce le indicazioni per indirizzare la sistemazione della Piazza prevista nell'attraversamento principale della città, all’intersezione con il suo asse trasversale, con il Corso Umberto, da sistemare attraverso una “...ricomposizione edilizia...”. La composizione è illustrata attraverso prospettive che ritraggono lo spazio della piazza e una serie di elaborati inerenti la disposizione planimetrica e degli alzati, schematicamente riferiti in una tavola dei profili in cui sono contenute le indicazioni di massima per la progettazione. La disamina delle vicende storiche, dei materiali documentari, ripercorsi attraverso le immagini reali e le esplorazioni virtuali, aiutano a comprendere le mutazioni, le logiche e le alterazioni dei processi costitutivi sottesi nell’evoluzione dello spazio urbano.File | Dimensione | Formato | |
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