Il testo affrontare la tematica della gestione e riutilizzo dei residui inerti derivanti da crolli e demolizioni conseguenti ad eventi sismici, con particolare attenzione alla definizione di scenari progettuali ed organizzativi basati sulla integrazione dei criteri della economia circolare, ai fini della riqualificazione e rifunzionalizzazione degli spazi urbani dei centri storici colpiti da sisma. Sulla scorta delle ricerche condotte dall’autore ai fini della redazione dei “Criteri e per la gestione sostenibile delle macerie e il riciclo dei residui inerti” sviluppati in occasione del terremoto dell'Aquila dell'aprile 2009, l’esperienza che si intende presentare assume come riferimento il Comune di Poggio Picenze (AQ) rispetto al quale ipotizza uno scenario di raccolta, trattamento e riutilizzo in loco delle macerie al fine addivenire alla ricostruzione della piazza principale. La nuova sistemazione proposta enfatizza nelle pavimentazioni e negli elementi d’arredo l’uso dei materiali recuperati, affidandogli il ruolo di elementi della memoria. Al contempo tende a minimizzare il trasporto ed il conferimento a discarica delle macerie e l’approvvigionamento di nuovi materiali, in modo da contribuire alla evoluzione verso un modello circolare dei processi di ricostruzione.
Il riutilizzo a chilometro zero dei detriti da terremoto: un’ipotesi progettuale per il piano di ricostruzione di Poggio Picenze (AQ).
Basti Antonio
2019-01-01
Abstract
Il testo affrontare la tematica della gestione e riutilizzo dei residui inerti derivanti da crolli e demolizioni conseguenti ad eventi sismici, con particolare attenzione alla definizione di scenari progettuali ed organizzativi basati sulla integrazione dei criteri della economia circolare, ai fini della riqualificazione e rifunzionalizzazione degli spazi urbani dei centri storici colpiti da sisma. Sulla scorta delle ricerche condotte dall’autore ai fini della redazione dei “Criteri e per la gestione sostenibile delle macerie e il riciclo dei residui inerti” sviluppati in occasione del terremoto dell'Aquila dell'aprile 2009, l’esperienza che si intende presentare assume come riferimento il Comune di Poggio Picenze (AQ) rispetto al quale ipotizza uno scenario di raccolta, trattamento e riutilizzo in loco delle macerie al fine addivenire alla ricostruzione della piazza principale. La nuova sistemazione proposta enfatizza nelle pavimentazioni e negli elementi d’arredo l’uso dei materiali recuperati, affidandogli il ruolo di elementi della memoria. Al contempo tende a minimizzare il trasporto ed il conferimento a discarica delle macerie e l’approvvigionamento di nuovi materiali, in modo da contribuire alla evoluzione verso un modello circolare dei processi di ricostruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.