Nella “nota dell'autore” del suo ultimo lavoro, The Great War (2013), Joe Sacco rivela esplicitamente la sua fonte di ispirazione quando afferma: “la mia pietra di paragone è stata l'Arazzo di Bayeux, che racconta la storia la storia dell'invasione normanna dell'Inghilterra”, in particolare raffigurando la battaglia di Hastings del 1066. L'Arazzo era già stato citato da Scott McCloud in Understanding Comics (1993), come uno dei primi antenati del fumetto, inteso come una narrativa sequenziale di immagini. L'obiettivo di questo studio è dimostrare come la scelta autoriale di Sacco di adattare il primo giorno di battaglia sul Fonte Occidentale a una forma che richiama l'Arazzo di Bayeux voglia proporre una riconfigurazione dell'identità culturale inglese attraverso l'esperienza diretta della Prima Guerra Mondiale. Infatti, se da un lato, l'eco epico della battaglia di Hastings, frutto delle gesta di Guglielmo il Conquistatore raffigura un conflitto che avrebbe di fatto contribuito a definire le strutture strutture nazionali dell'Europa moderna, dall'altro The Great War si avvale di forme e scelte stilistiche simili per rappresentare lo scenario opposto, ovvero quello di una battaglia, sineddoche di tutta la Grande Guerra, e primo atto del processo di distruzione totale (fisica ed ideologica) dell'Europa. In particolare, sarà interessante osservare alcuni aspetti contenutistici con cui l'autore compone, sia a livello di dettagli che a livello globale, un quadro “negativamente epico”, capace di mettere in mostra la dissoluzione provocata dal conflitto.
La grande guerra di Joe Sacco: Epica della distruzione o distruzione dell'epica?
Nicola Paladin
2015-01-01
Abstract
Nella “nota dell'autore” del suo ultimo lavoro, The Great War (2013), Joe Sacco rivela esplicitamente la sua fonte di ispirazione quando afferma: “la mia pietra di paragone è stata l'Arazzo di Bayeux, che racconta la storia la storia dell'invasione normanna dell'Inghilterra”, in particolare raffigurando la battaglia di Hastings del 1066. L'Arazzo era già stato citato da Scott McCloud in Understanding Comics (1993), come uno dei primi antenati del fumetto, inteso come una narrativa sequenziale di immagini. L'obiettivo di questo studio è dimostrare come la scelta autoriale di Sacco di adattare il primo giorno di battaglia sul Fonte Occidentale a una forma che richiama l'Arazzo di Bayeux voglia proporre una riconfigurazione dell'identità culturale inglese attraverso l'esperienza diretta della Prima Guerra Mondiale. Infatti, se da un lato, l'eco epico della battaglia di Hastings, frutto delle gesta di Guglielmo il Conquistatore raffigura un conflitto che avrebbe di fatto contribuito a definire le strutture strutture nazionali dell'Europa moderna, dall'altro The Great War si avvale di forme e scelte stilistiche simili per rappresentare lo scenario opposto, ovvero quello di una battaglia, sineddoche di tutta la Grande Guerra, e primo atto del processo di distruzione totale (fisica ed ideologica) dell'Europa. In particolare, sarà interessante osservare alcuni aspetti contenutistici con cui l'autore compone, sia a livello di dettagli che a livello globale, un quadro “negativamente epico”, capace di mettere in mostra la dissoluzione provocata dal conflitto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Nicola Paladin_La Grande Guerra di Joe Sacco.pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo principale
Tipologia:
PDF editoriale
Dimensione
662.46 kB
Formato
Adobe PDF
|
662.46 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.