Il ’68 è un anno simbolo della fine di un evo storico di breve durata, succeduto all’evo moderno alla fine del ’700, e della potente accelerazione di una transizione verso un nuovo evo che, dopo oltre mezzo secolo, è ancora in corso. Non esiste un “sistema” analogo a quello dell’evo otto-novecentesco dominato da un certo Bürgergeist che informava il piano sociale, educativo, scolastico, culturale, economico. Questo ritardo storico crescente richiama in causa canonicamente la competenza pedagogica, fuori dalle strettoie e dai riduzionismi dei decenni scorsi. La pedagogia odierna, come scienza e come professione sociale, è chiamata ad offrire contributi evolutivi alla coppia e alla famiglia, ai servizi, alla scuola di tutti i gradi, all’università, e così via. Si esaminano le grandi linee di un simile impegno attuale in campo professionale, e le vie che s’aprono davanti a esso.
La pedagogia come professione e il '68
Blezza Franco
2020-01-01
Abstract
Il ’68 è un anno simbolo della fine di un evo storico di breve durata, succeduto all’evo moderno alla fine del ’700, e della potente accelerazione di una transizione verso un nuovo evo che, dopo oltre mezzo secolo, è ancora in corso. Non esiste un “sistema” analogo a quello dell’evo otto-novecentesco dominato da un certo Bürgergeist che informava il piano sociale, educativo, scolastico, culturale, economico. Questo ritardo storico crescente richiama in causa canonicamente la competenza pedagogica, fuori dalle strettoie e dai riduzionismi dei decenni scorsi. La pedagogia odierna, come scienza e come professione sociale, è chiamata ad offrire contributi evolutivi alla coppia e alla famiglia, ai servizi, alla scuola di tutti i gradi, all’università, e così via. Si esaminano le grandi linee di un simile impegno attuale in campo professionale, e le vie che s’aprono davanti a esso.File | Dimensione | Formato | |
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