Rappresentare è un’arte e una scienza che si alimenta di ‘connessioni’, variamente declinate nella storia rispetto alle idee e alle conoscenze tecno-culturali del tempo in cui si attua tale modus operandi. In questo senso, le opere che hanno scandito la storia della rappresentazione possono essere considerate dei “modelli semantici”; metafora dei tempi, esito di ibridazioni culturali e riciclaggi estetici coscienti dei riferimenti concettuali, dei metodi e delle tecniche di configurazione. In questo ampio ambito di studio sul valore “dialogico” del processo rappresentativo, il caso del Rock Show Design sembra essere fra i più interessanti della contemporaneità: il secolo scorso è stato il periodo della storia più ricco di rappresentazioni! Lo stato dell’arte relativo agli studi sulla rappresentazione scenica rock riguarda soprattutto la sfera musicale del fenomeno, talune performance di successo o il lavoro svolto da alcuni noti set designers. Lo studio presentato è l’ultimo esito di una lunga ricerca (tuttora in corso), elaborata dallo scrivente, sulla storia della rappresentazione scenica rock, di cui si tratteggia una densa sintesi evolutiva, illustrando anche la metodologia adottata. Si tratta di una complessa storia, qui presentata in forma di “vertigine della lista”, suddivisa in una timeline tripartita, fondata soprattutto sulle connessioni delle rappresentazioni effimere rock con l’architettura, il design, l’arte e la cultura musicale pop. Appare il disegno di una mappa concettuale per stimolare il dibattito, approfondire la ricerca e innescare applicazioni nella didattica.
Rappresentare significa Connettere. Il caso del Rock Show Design / To represent means to connect. The case of Rock Show Design
Maurizio Unali
2020-01-01
Abstract
Rappresentare è un’arte e una scienza che si alimenta di ‘connessioni’, variamente declinate nella storia rispetto alle idee e alle conoscenze tecno-culturali del tempo in cui si attua tale modus operandi. In questo senso, le opere che hanno scandito la storia della rappresentazione possono essere considerate dei “modelli semantici”; metafora dei tempi, esito di ibridazioni culturali e riciclaggi estetici coscienti dei riferimenti concettuali, dei metodi e delle tecniche di configurazione. In questo ampio ambito di studio sul valore “dialogico” del processo rappresentativo, il caso del Rock Show Design sembra essere fra i più interessanti della contemporaneità: il secolo scorso è stato il periodo della storia più ricco di rappresentazioni! Lo stato dell’arte relativo agli studi sulla rappresentazione scenica rock riguarda soprattutto la sfera musicale del fenomeno, talune performance di successo o il lavoro svolto da alcuni noti set designers. Lo studio presentato è l’ultimo esito di una lunga ricerca (tuttora in corso), elaborata dallo scrivente, sulla storia della rappresentazione scenica rock, di cui si tratteggia una densa sintesi evolutiva, illustrando anche la metodologia adottata. Si tratta di una complessa storia, qui presentata in forma di “vertigine della lista”, suddivisa in una timeline tripartita, fondata soprattutto sulle connessioni delle rappresentazioni effimere rock con l’architettura, il design, l’arte e la cultura musicale pop. Appare il disegno di una mappa concettuale per stimolare il dibattito, approfondire la ricerca e innescare applicazioni nella didattica.File | Dimensione | Formato | |
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