Nel corso dei secoli l'uomo è riuscito a modificare, attraverso la sua attività sulla terra, habitat naturali, sistemi idrogeologici e persino il clima. Nell’antropocene infatti, l’azione umana è divenuta così potente da rendere sempre più difficile delimitare l’ambiente naturale dall’ambiente artificiale. Le città sono i nuclei al centro di queste trasformazioni, gli organismi più vulnerabili. La loro caratteristica principale è quella di essere aperte all’inaspettato, di costruire all’infinito possibilità future. Di fronte alle enormi sfide del nostro tempo – in cui i cambiamenti ecologici sono in conflitto con le economie – è ancora più urgente ri-significare le trasformazioni urbane.
Infinite Cities. Resilient urban development.
Maura Mantelli
2019-01-01
Abstract
Nel corso dei secoli l'uomo è riuscito a modificare, attraverso la sua attività sulla terra, habitat naturali, sistemi idrogeologici e persino il clima. Nell’antropocene infatti, l’azione umana è divenuta così potente da rendere sempre più difficile delimitare l’ambiente naturale dall’ambiente artificiale. Le città sono i nuclei al centro di queste trasformazioni, gli organismi più vulnerabili. La loro caratteristica principale è quella di essere aperte all’inaspettato, di costruire all’infinito possibilità future. Di fronte alle enormi sfide del nostro tempo – in cui i cambiamenti ecologici sono in conflitto con le economie – è ancora più urgente ri-significare le trasformazioni urbane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.