Il rito è utile per riassorbire lo shock e, allo stesso tempo, per tenere insieme una collettività dopo uno sconvolgimento. L’Abruzzo è un terreno privilegiato che, grazie all’antropologia storica e all’osservazione delle vicende contemporanee, oggi ci consente di ricostruire come siano nati e tuttora nascano i “riti in emergenza”, cioè le cerimonie liturgiche capaci di contenere l’angoscia: una modalità per condividere incredulità, rabbia e dolore, ma anche un tentativo di controllare ciò che è incontrollabile. Dunque, tra terremoti e pandemie, il rito è tuttora una “soluzione magica” che le comunità adottano per fronteggiare problemi che sembrano creare una cesura temporale tra il “prima” e il “dopo”.
Titolo: | Tra terremoti e pandemie: il rito come “soluzione magica” |
Autori: | GIANCRISTOFARO, Lia (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2020 |
Rivista: | |
Abstract: | Il rito è utile per riassorbire lo shock e, allo stesso tempo, per tenere insieme una collettività dopo uno sconvolgimento. L’Abruzzo è un terreno privilegiato che, grazie all’antropologia storica e all’osservazione delle vicende contemporanee, oggi ci consente di ricostruire come siano nati e tuttora nascano i “riti in emergenza”, cioè le cerimonie liturgiche capaci di contenere l’angoscia: una modalità per condividere incredulità, rabbia e dolore, ma anche un tentativo di controllare ciò che è incontrollabile. Dunque, tra terremoti e pandemie, il rito è tuttora una “soluzione magica” che le comunità adottano per fronteggiare problemi che sembrano creare una cesura temporale tra il “prima” e il “dopo”. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11564/730021 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
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