L’attenzione al recupero e alla messa in valo- re dei tracciati tratturali e più in generale alle molte tracce, materiali e immateriali, della cultura della pastorizia transumante - quel complesso fenomeno di migrazioni stagiona- li di genti e animali che ha costruito in una storia forse millenaria interi paesaggi dell’Ita- lia Centro Meridionale - costituisce da ormai da tempo un campo di interesse convergente per numerosi ricercatori e studiosi, anche di diversa provenienza disciplinare, testimoniato da innumerevoli ricerche e pubblicazioni, prodotte anche all’interno delle facoltà di architettura italiane. Difficile, tuttavia, è ri-conoscere come tale grande messe di produ-zione scientifica, sia stata in grado di attivare una sensibilità maggiore, da parte degli amministratori locali, e anche dei portatori di interesse locale, a forme attive di cura e custodia di tale straordinario universo culturale. Oggi, in particolare, sembra ancora prevalere nel discorso pubblico attorno al tema dei tratturi, pur all’interno di una considerevole e apprezzabile ripresa di interesse, un atteggiamento di dolente nostalgia, come a proposito di una grande infrastruttura dismessa di cui è perso l’uso, il valore e il significato, e a cui si riserva, ogni tanto, solo qualche celebrazione occasionale.

Cura e progetto dei paesaggi tratturali. La proposta dell’Osservatorio Tratturi Bene Comune

Piero Rovigatti
2018-01-01

Abstract

L’attenzione al recupero e alla messa in valo- re dei tracciati tratturali e più in generale alle molte tracce, materiali e immateriali, della cultura della pastorizia transumante - quel complesso fenomeno di migrazioni stagiona- li di genti e animali che ha costruito in una storia forse millenaria interi paesaggi dell’Ita- lia Centro Meridionale - costituisce da ormai da tempo un campo di interesse convergente per numerosi ricercatori e studiosi, anche di diversa provenienza disciplinare, testimoniato da innumerevoli ricerche e pubblicazioni, prodotte anche all’interno delle facoltà di architettura italiane. Difficile, tuttavia, è ri-conoscere come tale grande messe di produ-zione scientifica, sia stata in grado di attivare una sensibilità maggiore, da parte degli amministratori locali, e anche dei portatori di interesse locale, a forme attive di cura e custodia di tale straordinario universo culturale. Oggi, in particolare, sembra ancora prevalere nel discorso pubblico attorno al tema dei tratturi, pur all’interno di una considerevole e apprezzabile ripresa di interesse, un atteggiamento di dolente nostalgia, come a proposito di una grande infrastruttura dismessa di cui è perso l’uso, il valore e il significato, e a cui si riserva, ogni tanto, solo qualche celebrazione occasionale.
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