Il contributo in riferimento alle tematiche del convegno pone l’attenzione sullo studio del patrimonio grafico relativo ai progetti non portati a compimento, riferendosi all’analisi degli elaborati rimasti sulla carta che costituiscono un importante bagaglio culturale per comprendere le vicende, storiche e architettoniche, che sottendono le mancate realizzazioni. In particolare la metodologia d’indagine viene applicata a un importante confronto internazionale quello per il Palazzo dei Soviet a Mosca che costituisce un episodio saliente per la storia dell’architettura del Novecento. Si tratta di uno dei primi concorsi che l’Unione Sovietica ha aperto all’occidente a cui parteciparono molti noti architetti e tra questi Le Corbusier, Erich Mendelson, Walter Gropius, Hans Poelzig con proposte d’avanguardia cui si antepose il classicismo monumentale dell’utopico progetto del russo Boris Iofan, espressione del potere politico. La ricerca condotta dal punto di vista della rappresentazione ripercorre, attraverso le elaborazioni grafiche, le richieste formulate dal bando per il grandioso edificio, mai portato a compimento, di cui si esaminano alcune delle significative proposte progettuali. In particolare l’indagine si concentra sui disegni elaborati da Armando Brasini, unico partecipante italiano e maestro di Boris Iofan, che hanno fortemente influenzato lo stile del progetto vincitore. In sintesi l’obiettivo principale del contributo è quello di comunicare le valenze del patrimonio grafico espresso nei disegni, analizzati, riconfigurati ed esplorati tridimensionalmente nella dimensione digitale.

Il patrimonio grafico dei progetti non realizzati. I disegni di Armando Brasini per il Palazzo dei Soviet a Mosca

Caterina Palestini
;
2020-01-01

Abstract

Il contributo in riferimento alle tematiche del convegno pone l’attenzione sullo studio del patrimonio grafico relativo ai progetti non portati a compimento, riferendosi all’analisi degli elaborati rimasti sulla carta che costituiscono un importante bagaglio culturale per comprendere le vicende, storiche e architettoniche, che sottendono le mancate realizzazioni. In particolare la metodologia d’indagine viene applicata a un importante confronto internazionale quello per il Palazzo dei Soviet a Mosca che costituisce un episodio saliente per la storia dell’architettura del Novecento. Si tratta di uno dei primi concorsi che l’Unione Sovietica ha aperto all’occidente a cui parteciparono molti noti architetti e tra questi Le Corbusier, Erich Mendelson, Walter Gropius, Hans Poelzig con proposte d’avanguardia cui si antepose il classicismo monumentale dell’utopico progetto del russo Boris Iofan, espressione del potere politico. La ricerca condotta dal punto di vista della rappresentazione ripercorre, attraverso le elaborazioni grafiche, le richieste formulate dal bando per il grandioso edificio, mai portato a compimento, di cui si esaminano alcune delle significative proposte progettuali. In particolare l’indagine si concentra sui disegni elaborati da Armando Brasini, unico partecipante italiano e maestro di Boris Iofan, che hanno fortemente influenzato lo stile del progetto vincitore. In sintesi l’obiettivo principale del contributo è quello di comunicare le valenze del patrimonio grafico espresso nei disegni, analizzati, riconfigurati ed esplorati tridimensionalmente nella dimensione digitale.
2020
9788413401614
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