I processi formativi di sostegno alla genitorialità in carcere sono una fondamentale azione di tutela del diritto a mantenere una relazione significativa fra figli/e e padri e madri detenuti/e. Attraverso la narrazione dell’esperienza di “Abbracciami con un libro. Percorso progettuale, di valorizzazione delle competenze genitoriali, rivolto ai papà-detenuti nella Casa Circondariale di Lanciano”, promosso dalla sezione abruzzese dell’Associazione Italiana Biblioteche in ambito del programma nazionale Nati per Leggere nell’anno 2019/20, si vogliono definire scientificamente alcuni dei nodi concettuali più significativi in relazione alla genitorialità in ambito carcerario. Si vuole, inoltre, far emergere le principali caratteristiche pedagogico-didattiche di un processo di formativo finalizzato all’acquisizione di buone prassi genitoriali attraverso la strategia comunicazionale della lettura condivisa. Quest’ultima può, infatti, contribuire, seppur tenendo conto dei vincoli dell’istituzione carceraria, ad aiutare padri e madri detenuti/ e a svolgere in modo qualitativamente positivo il proprio ruolo, sostenendo funzioni e competenze alla base della genitorialità responsabile ed efficace.
Valorizzare le competenze genitoriali pagina dopo pagina
Fiorella Paone
2020-01-01
Abstract
I processi formativi di sostegno alla genitorialità in carcere sono una fondamentale azione di tutela del diritto a mantenere una relazione significativa fra figli/e e padri e madri detenuti/e. Attraverso la narrazione dell’esperienza di “Abbracciami con un libro. Percorso progettuale, di valorizzazione delle competenze genitoriali, rivolto ai papà-detenuti nella Casa Circondariale di Lanciano”, promosso dalla sezione abruzzese dell’Associazione Italiana Biblioteche in ambito del programma nazionale Nati per Leggere nell’anno 2019/20, si vogliono definire scientificamente alcuni dei nodi concettuali più significativi in relazione alla genitorialità in ambito carcerario. Si vuole, inoltre, far emergere le principali caratteristiche pedagogico-didattiche di un processo di formativo finalizzato all’acquisizione di buone prassi genitoriali attraverso la strategia comunicazionale della lettura condivisa. Quest’ultima può, infatti, contribuire, seppur tenendo conto dei vincoli dell’istituzione carceraria, ad aiutare padri e madri detenuti/ e a svolgere in modo qualitativamente positivo il proprio ruolo, sostenendo funzioni e competenze alla base della genitorialità responsabile ed efficace.File | Dimensione | Formato | |
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