Il significato letterale del termine Welfare State è “Stato del Benessere”, ma la sua effettiva traduzione, se contestualizzata in un sistema socia- le, politico ed economico, produce un significato molto più complesso di quello apparente, la cui prerogativa è il benessere sociale dei cittadini in quanto diritto garantito, riconosciuto dallo Stato e riconoscibile, il quale su- pera l’approccio caritatevole e categoriale tipico delle società premoderne, diventando un principio costituzionale inalienabile. Nel corso del tempo ab- biamo assistito a un’evoluzione nelle politiche di welfare, le quali inizial- mente dipendevano e rispondevano solo alle esigenze delle sfere politiche, sino ad arrivare ai giorni nostri ad una politica di governance la cui decisione è il risultato di un’azione regolata e negoziata tra una pluralità di attori pub- blici e privati. Questi ultimi ragionano insieme su azioni collaborative e coo- perative laddove i diversi stakeholder assumono ruoli decisionali e strategici, al fine di orientare decisioni e azioni per il benessere della collettività, for- nendo adeguati servizi che soddisfino sia i bisogni individuali dei cittadini sia i bisogni della collettività, i quali mutano in concomitanza con i cambia- menti sociali, ma anche con la percezione che ne hanno i cittadini. Ci propo- niamo di presentare alcune osservazioni circa le criticità emerse dalla espe- rienza valutativa della programmazione sociale e sulle prospettive future ca- paci di aprire nuove possibilità di interazione e applicazione, in particolare riguardo al modo in cui le politiche programmatorie si stanno muovendo sempre più decisamente verso logiche di partenariato e, quindi, verso rappor- ti e collaborazioni tra settori pubblici, settore pubblico, non profit e privato, al fine di implementare ed ottimizzare una programmazione del partnership welfare autenticamente collaborativo, come peraltro previsto e richiesto dai più recenti ordinamenti attuativi della Comunità Europea.

Prospettive future di benessere: verso nuove forme di welfare

Francesca Pia Scardigno
2014-01-01

Abstract

Il significato letterale del termine Welfare State è “Stato del Benessere”, ma la sua effettiva traduzione, se contestualizzata in un sistema socia- le, politico ed economico, produce un significato molto più complesso di quello apparente, la cui prerogativa è il benessere sociale dei cittadini in quanto diritto garantito, riconosciuto dallo Stato e riconoscibile, il quale su- pera l’approccio caritatevole e categoriale tipico delle società premoderne, diventando un principio costituzionale inalienabile. Nel corso del tempo ab- biamo assistito a un’evoluzione nelle politiche di welfare, le quali inizial- mente dipendevano e rispondevano solo alle esigenze delle sfere politiche, sino ad arrivare ai giorni nostri ad una politica di governance la cui decisione è il risultato di un’azione regolata e negoziata tra una pluralità di attori pub- blici e privati. Questi ultimi ragionano insieme su azioni collaborative e coo- perative laddove i diversi stakeholder assumono ruoli decisionali e strategici, al fine di orientare decisioni e azioni per il benessere della collettività, for- nendo adeguati servizi che soddisfino sia i bisogni individuali dei cittadini sia i bisogni della collettività, i quali mutano in concomitanza con i cambia- menti sociali, ma anche con la percezione che ne hanno i cittadini. Ci propo- niamo di presentare alcune osservazioni circa le criticità emerse dalla espe- rienza valutativa della programmazione sociale e sulle prospettive future ca- paci di aprire nuove possibilità di interazione e applicazione, in particolare riguardo al modo in cui le politiche programmatorie si stanno muovendo sempre più decisamente verso logiche di partenariato e, quindi, verso rappor- ti e collaborazioni tra settori pubblici, settore pubblico, non profit e privato, al fine di implementare ed ottimizzare una programmazione del partnership welfare autenticamente collaborativo, come peraltro previsto e richiesto dai più recenti ordinamenti attuativi della Comunità Europea.
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