A partire dalla fine degli anni Settanta, l’organizzazione e programmazione delle politiche e dei servizi sociali cominciano a modificare il proprio ap-proccio alla lettura e al soddisfacimento dei bisogni del cittadino. Il loro principale obiettivo è quello di porre una maggiore attenzione alle nuove esigenze e ai nuovi bisogni che sono in continua evoluzione e riuscire a cogliere, nel territorio, non solo gli utenti che richiedono esplicitamente un supporto da parte delle istituzioni più vicine al cittadino, ma anche l’utenza cosiddetta potenziale. Tale capacità, come avremo modo di spiegare, deve essere maggiormente messa in campo da parte degli operatori del sociale, ossia da tutti coloro che hanno un privilegiato rapporto diretto con l’utenza, al fine di rendere operativo e concreto il benessere della collettività.
Il servizio sociale tra bisogni e territorio
Francesca Pia Scardigno
2015-01-01
Abstract
A partire dalla fine degli anni Settanta, l’organizzazione e programmazione delle politiche e dei servizi sociali cominciano a modificare il proprio ap-proccio alla lettura e al soddisfacimento dei bisogni del cittadino. Il loro principale obiettivo è quello di porre una maggiore attenzione alle nuove esigenze e ai nuovi bisogni che sono in continua evoluzione e riuscire a cogliere, nel territorio, non solo gli utenti che richiedono esplicitamente un supporto da parte delle istituzioni più vicine al cittadino, ma anche l’utenza cosiddetta potenziale. Tale capacità, come avremo modo di spiegare, deve essere maggiormente messa in campo da parte degli operatori del sociale, ossia da tutti coloro che hanno un privilegiato rapporto diretto con l’utenza, al fine di rendere operativo e concreto il benessere della collettività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.